PD, la provincia dice Martina. In città vince De Luca

Il dato del capoluogo in controtendenza con il resto del territorio irpino

Avellino.  

Ad Avellino città vince Zingaretti mentre il dato complessivo provinciale incorona Maurizio Martina. È controverso l’esito del voto che emerge dal territorio irpino sulle primarie del PD. Nel capoluogo il governatore del Lazio vince di un soffio su Martina: 788 preferenze contro le 781 dell'ex Ministro. Si ferma a 101 Roberto Giachetti. Sul fronte regionale Leo Annunziata, riferimento a livello locale dell'area D'Amelio, incassa 741 voti e ribalta il voto delle convenzioni di gennaio che aveva visto prevalere Umberto Del Basso De Caro. L'ex sottosegretario porta a casa 468 voti, nettamente più distante la Filippelli a 160. Dati che impongono una riflessione politica anche in ottica amministrative con i decariani che sembrano perdere terreno nella leadership cittadina e i deluchiani che rilanciano la sfida. Resta ora da capire come si muoveranno i vari Petitto e Festa con i quali non sono mai mancati momenti di frizione all'interno del partito e che segnano il passo nei quartieri popolari, storiche roccaforti. Qualcosa insomma che possa suonare come un campanello d'allarme anche se Festa pare non si sia speso molto in città, non volendosi esporre eccessivamente. Ma non può essere sottovalutato il dato provinciale che parla di un’affermazione netta di Martina, candidato sostenuto da de Caro, quasi ottocento voti di distacco. Insomma il PD sembra presentarsi ancora una volta lacerato e con dinamiche conflittuali verso le prossime sfide elettorali, ma dal segretario Di Guglielmo arriva l’ennesimo appello all’unità. “Un bel sussulto di orgoglio da parte del Popolo Democratico – commenta soddisfatto Di Guglielmo - una bella giornata della democrazia, dati importanti per il PD auspicabili per un buon lavoro per il futuro dei segretari i membri dell'assemblea nazionale.  Bisogna dialogare con l'esterno gli alleati e pensare alle amministrative alle questioni importanti e ai temi della città di Avellino questo monito dell'Unità che è arrivato dal popolo del PD deve essere fatto nostro dai dirigenti del PD dai segretari e dai militanti”. Gli fa eco Michele Caso del PD arianese: “Più che dividerci sulle percentuali e sulla nomenclatura Io credo che noi dobbiamo avere la forza di essere meno tifosi è più sportivi Perché il PD ha bisogno di dimostrare a questo paese quello che è stato, cioè un partito rinnovatore, un partito che sposa il mondo del lavoro”.