Fatica a capire l’attuale Governo, Ciriaco De Mita, ex leader della Dc e attuale sindaco di Nusco, che parla di “miseria intellettuale” per la guida di una Italia che è sempre più povera. “La sera litigano, la mattina hanno fatto l'accordo: non mi pare ci sia una grande prospettiva". Così, lapidario, Ciriaco De Mita, ospite di Serena Bortone ad Agorà, su Rai 3, bacchetta e attacca il governo giallo-verde. Nella sostanza, De Mita liquida come incompetenti e inadeguati gli attuali leader del gruppo dirigente nazionale, De Mita spiega che «il dialogo politico attuale è frutto di una sintesi che non si conosce e di una lite molto diffusa», ha affermato.
Sulle nuove forme di Stato e strategie di costruzione del futuro dell’Italia De Mita non ha dubbi: “Quando ascolto Di Maio che ipotizza una nuova forma di Stato sociale inorridisco, perché il modo come è stato organizzato rende alto il costo e basso il risultato”.
“Del resto l’errore maggiore è dare per risolto un problema. Alcide De Gasperi risolveva i problemi e gli altri li spiegavano, oggi invece avviene il contrario”. E ancora, sottolinea l’ex Dc: “La cosa che sconvolge è che nella prospettiva di cambiamento, c’è una trattativa sui piccoli affari”, insomma, “con tutti i difetti della Prima repubblica, qui siamo alla miseria intellettuale”.
E a proposito dell’altro vice premier, Matteo Salvini, De Mita dice: “Mi sa che è molto attento agli umori mediocri. L’episodio di Afragola è di uno squallore insopportabile. E peggio della realtà napoletana è il vuoto del pensiero politico”.
Nella sostanza, De Mita spiega che «il dialogo politico attuale è frutto di una sintesi che non si conosce e di una lite molto diffusa», liquidando l’esperienza dell’amministrazione presieduta dal professor Giuseppe Conte, considerandola destinata a deludere le aspettative degli italiani.
«La cosa che sconvolge è che dentro una prospettiva di rinnovamento in realtà c’è una transazione sui piccoli affari», spiega l'ex Presidente del Consiglio. «Questo tocca a te, questo spetta a me. Debbo dire che con tutti i difetti della Repubblica che c’è stata questo livello di miseria intellettuale. Il governo di coalizione era la mediazione fra pensieri alti. I governi attuali faccio fatica a capirli. Non c'è disegno. Quelli che fanno la maggioranza confliggono. Confliggono, ma s'accordano», ha concluso.