Avellino, oggi in aula. Sibilia: scopriamo sempre più debiti

Dovrebbero essere votate le linee programmatiche. Il Pd ancora senza strategia.

Il sottosegretario: il nostro gruppo è compatto e sono soddisfatto per i primi tre mesi di amministrazione Ciampi.

 

 

delleti

Il futuro del governo Ciampi potrebbe decidersi questo pomeriggio, quando in consiglio comunale saranno finalmente votate le linee programmatiche. Ma quel potrebbe è d'obbligo. Il Pd sarebbe intenzionato ad aspettare le Provinciali. Sceglierà la strategia nella riunione di questo pomeriggio. O meglio: dovrebbe scegliere (siamo pieni di condizionali). Il resto dell'opposizione – almeno sulla carta – sembra aver già deciso. La linea dell'intransigenza per Cipriano, Preziosi, Arace e Popolari.

E quella del dialogo: il centrodestra e pezzi del centrosinistra. Poi appunto resta il Partito Democratico, che continua ad avere dubbi, non sull'opposizione all'esecutivo, chiaro, ma sulla strategia: far cadere subito il sindaco o aspettare ancora?

Nel frattempo il sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia, si professa ottimista. «C'è un clima positivo intorno ai 5Stelle, ce lo dimostrano anche i sondaggi a livello nazionale, spero che tutto questo si riverberi anche sul comune. Stanno facendo di tutto per mandarci a casa, noi abbiamo tutta l'intenzione di andare avanti. Sono molto soddisfatto di questi primi tre mesi di amministrazione Ciampi. Il gruppo – smentendo voci di dissidi interni – è compatto intorno al sindaco. Ci resta una sola preoccupazione, e sono i conti del comune. I debiti sembrano molti di più di quelli dichiarati. Qualcuno dovrà risponderne. Nel frattempo – ha concluso – ribadiamo che non siamo interessati alle Provinciali. E per un motivo chiaro: siamo sempre stati contrari a questo ente. O si abolisce o si riforma in modo radicale. Così com'è serve a poco. Quindi anche per una ragione di coerenza il Movimento si tira fuori».

In sintesi: soddisfazione per l'operato Ciampi, gruppo unito, debiti in crescita e nessun interesse per le Provinciali.

Il sottosegretario ha anche ricordato le linee guida del programma di Ciampi, in particolare le priorità. Richiamando un tema centrale nella discussione di questi mesi: la volontà popolare che è stata espressa alle urne dagli avellinesi e che il consiglio tradisce se non consente al sindaco di governare.

Insomma il dibattito è fermo al punto zero. L'unica novità è la parziale adesione di alcuni consiglieri di opposizione, che consegnerebbe al primo cittadino una minoranza meno “schiacciante”, ma comunque insufficiente per garantire una tranquilla gestione del governo.

Appuntamento a questo pomeriggio. Tutto potrebbe cambiare. O forse niente. Vedremo.