Preziosi non ci sta: "Ciampi dice bugie, non andrà lontano"

Il consigliere comunale contro il sindaco che ha fatto votare al ballottaggio: falsità su di me

Avellino.  

Sul bilancio al comune di Avellino si sta consumando uno scontro senza precedenti, che rischia di finire in tribunale. Nemmeno Dino Preziosi ha digerito l'attacco del sindaco Ciampi, che nel frattempo stamane ha trovato finalmente il tempo per consegnare le linee programmatiche del suo mandato al presidente del consiglio comunale.

La rabbia di Preziosi. Non è andata davvero giù a Dino Preziosi una frase del sindaco quando afferma su facebook che per 5 anni maggioranza e opposizione hanno banchettato alle spalle dei cittadini.

“Se dice questo è politicamente un delinquente”, attacca il consigliere comunale della civica “La Svolta inizia da te”, che al ballottaggio aveva sostenuto Ciampi contro Pizza, sperando nel governo del cambiamento. Ma ora si ritrova a respingere le accuse del sindaco che ha fatto votare. “Ciampi ha detto una grossa bugia – afferma Preziosi in conferenza stampa - perché nei cinque anni precedenti, con l'attività di opposizione che ho fatto, molti degli ex assessori sono davanti alla magistratura e alla Corte dei Conti. Quando da solo facevo queste battaglie sul bilancio lui, Ciampi, con il suo partito, dov'era? Forse era impegnato a fare voti per le regionali. Ma è assurdo. Mi fa venire il voltastomaco quando dice certe cose”.

Il caso in Procura. Preziosi difende il suo ruolo di oppositore fin dall'epoca dell'amministrazione Galasso. E avverte: “E' l'ultima volta che sopporto accuse e ingiurie. Ma così non andranno avanti. Ciampi dice il falso, non ho mai banchettato con la maggioranza. Altrimenti, se è a conoscenza di episodi del genere, perché non va in Procura a denunciarmi? Non si può sparare nel mucchio. Non si assume nessuna responsabilità. Ha fatto così per il ferragosto e ora si è ripetuto sul bilancio facendo nominare il bilancio. Ma per me non è una sorpresa. D'ora in poi se continua così il confronto lo faremo in Procura”.

pi.mel