Nessun dietrofont. Il sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, rispetterà la promessa pronunciata in campagna elettorale: «Mi ridurrò lo stipendio che percepirò da primo cittadino fino ad adeguarlo a quello di funzionario dell'agenzia delle entrate».
Un chiarimento dovuto. Anche perché, come primo atto formale, Ciampi aveva liquidato la sua indennità di funzione. 4mila e 508 euro al mese, con una determina del 31 luglio scorso. Scelta che aveva sollevato perplessità sulla veridicità delle dichiarazioni espresse prima del voto.
«La riduzione - ha aggiunto il sindaco - avverrà con restituzione mediante versamento nelle casse del Comune. La somma sarà poi utilizzata, di volta in volta, in progetti utili per la città, la cultura, le scuole e i bambini. Noi del Movimento Cinque Stelle, a cominciare dai nostri portavoce in Parlamento, diciamo sempre quello che facciamo e facciamo sempre quello che diciamo».
Ciampi è intervenuto anche sulla scelta di Ugo Maggio come presidente del consiglio comunale.
«Ugo Maggio – ha detto - rappresenta la sintesi scelta liberamente dal consiglio comunale. Quello di ieri è stato un voto libero per tutti, a cominciare dal Movimento Cinque Stelle”.
“Adesso – sottolinea il primo cittadino – è davvero il momento di concentrarci tutti, nessuno escluso, sulle risposte da dare agli avellinesi. Invito pertanto, oltre i cittadini e le associazioni, anche i consiglieri comunali a partecipare alla giornata ecologica di sabato in Piazza Kennedy. Se il presidente del consiglio comunale sarà dei nostri, non mi dispiacerà».
Sull'elezione di Maggio sono intervenuti anche i consiglieri del Movimento 5Stelle: «Rivendichiamo con forza la nostra totale piena autonomia nella votazione del presidente del consiglio comunale. Nessun apparentamento con nessuno. Abbiamo avuto piena libertà di voto. Nel segreto dell’urna abbiamo votato secondo la nostra coscienza».