Mai Più rinuncia ai gettoni di presenza: «Chi ci imiterà?»

Avellino. Cipriano, Giordano e Festa lanciano la "sfida" agli altri componenti del consiglio.

Avellino.  

 

di AnFan 

Un gesto che fa e farà  discutere sostenitori e detrattori. Questa mattina il gruppo consiliare avellinese Mai Più ha deciso di rinunciare ai gettoni di presenza per tutta la durata del mandato. E attivare un fondo di solidarietà a sostegno dell'associazione irpina Pianeta Autismo e per il supporto degli indigenti. La decisione dei consiglieri Luca Cipriano, Marietta Giordano e Leonardo Festa, è già stata formalizzata con una lettera indirizzata al sindaco, Vincenzo Ciampi, e al segretario generale, Riccardo Feola.

L'eco della vicenda è stato amplificato dal delicato momento che la neonata amministrazione sta vivendo. Con un rebus bilancio e lo spettro del dissesto finanziario che aleggia intorno alla squadra di governo. E si somma ai tanti punti interrogativi che già si moltiplicano intorno all'avventura grillina. A partire dalla nomina degli assessori.

Mai Più ha spiegato che la donazione dovrebbe ammontare a 15mila euro in cinque anni. Una decisione nata «dalla consapevolezza dello stato di drammatica crisi economica che vive il Comune di Avellino, un ente che eredita dall’Amministrazione Foti una complessa e ancora poco chiara situazione finanziaria, resa ancora più grave e incerta dalla recente e grave bocciatura del bilancio consuntivo della precedente Amministrazione operata dal collegio dei Revisori dei conti.» Seguito da un appello alle altri componenti di governo.

«Un esempio - scrivono i tre consiglieri - che ci piacerebbe fosse seguito dall’intero Consiglio Comunale, in primis proprio dal Movimento 5 Stelle, che su questi temi ha costruito la narrazione della propria attività politica.  Anzi, bene farebbe a nostro avviso il Sindaco Ciampi se invitasse non solo i 5 consiglieri comunali del Movimento a seguire il nostro esempio, ma anche la giunta e gli organi di governo, proponendo un esecutivo snello di 4/5 assessori senza indennità, ridimensionando gli stipendi (molto elevati, quasi tutti attorno ai 100mila euro l’anno) dei Dirigenti, offrendo un esempio di sobrietà in un momento di grave emergenza economica del Comune che sembra essere sull’orlo del dissesto». Qualcuno accetterà la sfida?