La prima mossa di Ciampi: bavaglio ai dipendenti comunali

Il sindaco blinda gli uffici e vieta ai dirigenti di avere rapporti con la stampa

Avellino.  

Tra incontri rinviati, ipotesi di ricorsi e ordini di servizio che rischiano di limitare il lavoro della stampa, il nuovo sindaco di Avellino, Vincenzo Ciampi, rischia di partire col piede sbagliato nella sua avventura amministrativa.

Il giallo del ricorso. Partiamo da un presunto ricorso al Tar a proposito della proclamazione degli eletti. In merito alle indiscrezioni circolate lo staff del sindaco precisa che “nessun ricorso è stato presentato si tratta di un'ipotesi al vaglio, ma nessun atto ufficiale è stato prodotto". Poche righe ma significative con cui non si esclude del tutto la volontà di percorrere la strada giudiziaria per provare ad avere un gruppo più solido in consiglio comunale.

Il bavaglio ai comunali. Intanto, però fa discutere il secondo ordine di servizio del sindaco che dispone l'assoluto divieto per tutti i dipendenti comunali di comunicare con gli organi di stampa rivelando notizie di ufficio e diffondendo atti riservati. Un divieto peraltro già sancito dalle normative vigenti: puntualizzarlo ora che senso ha? A meno che non ci sia la volontà politica di limitare il lavoro della stampa alla faccia dei criteri di partecipazione e trasparenza sbandierati più volte in campagna elettorale.

Il bilancio è un rebus. Sul piano più strettamente politico l'analisi del bilancio è ferma al palo. E' stato infatti rinviato l'incontro del primo cittadino con i revisori dei conti. Una grana che resta ancora irrisolta. Nel frattempo la Lega che pure vanta in consiglio due esponenti (Sabino Morano e Damiano Genovese) ha provveduto a commissariare il coordinamento della provincia di Avellino, sollevando dall’incarico Marco Pugliese e sospendendo tutte le cariche provinciali. Il ruolo di commissario sarà assunto ad interim dal coordinatore regionale Gianluca Cantalamessa.