Regionali, De Luca: Isochimica, scempio che va risolto

L'impegno dell'aspirante governatore che poco fa ha aperto la campagna elettorale in Irpinia

Duro attacco a Caldoro e imbarazzo palese per gli alleati dello scudo crociato. Sull'alleanza in zona Cesarini: patto con l'Udc che sta al governo. Presenti Giuseppe De Mita e Petracca. Mentre il leader di Nusco è stato il grande assente della serata

Avellino.  

Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, queste tre settimane di propaganda per Ciriaco De Mita e per l’Udc irpino saranno piuttosto imbarazzanti. La dimostrazione plastica è arrivata solo pochi minuti fa all’Hotel de La Ville, dove l’aspirante governatore della Campania Vincenzo De Luca ha aperto ufficialmente la sua campagna elettorale. Dal palchetto della sala congressi l’ex sindaco di Salerno, che ha liquidato con una battuta l’alleanza con il leader di Nusco, «In passato ci siamo combattuti perché eravamo su trincee diverse… Ora c’è un accordo non con De Mita ma con l’Udc che è parte integrante del Governo Renzi.», ha cominciato ad attaccare i cinque anni di gestione Caldoro. Noncurante che in prima fila, dal lato destro, erano presenti Giuseppe De Mita, che per diverso tempo di quella giunta è stato il vicepresidente, e il segretario provinciale dello scudo crociato Maurizio Petracca.

Tanti i passaggi roventi del candidato sulle scelte nel campo della Sanità, che si sa, in Irpinia come in buona parte della regione, sono sempre state influenzate da De Mita. Così come numerosi sono stati gli affondi sulla inutilità di un governo che per cinque anni ha messo in ginocchio la Campania e, segnatamente l’Irpinia, specie per quanto riguarda l’Agricoltura e lo sviluppo.

La premessa. «Il nostro obiettivo - ha detto l’aspirante governatore del centrosinistra - è sottrarre la regione alla nullità politica. In questi tre mesi siamo riusciti a ricostruire un clima di mobilitazione per una battaglia di rinnovamento. Abbiamo creato entusiasmo sui territori, perché la prima cosa da realizzare è una rivoluzione della dignità delle persone. Non è sopportabile l’utilizzo delle istituzioni in una logica da “bottino” privato per chi le amministra. Ognuno deve fare le proprie scelte secondo la propria coscienza. Io, da quando mi occupo di politica, non mi sono mai lasciato alle spalle nessun cliente…».

Dalla questione morale alle questioni aperte. «Sono tante le vicende oscure dietro le quali gruppi di potere fanno affari. Noi distruggeremo questo sistema».

Primo obiettivo programmatico il lavoro. «In Irpinia ho visitato comuni splendidi dove, però, lo spopolamento è un’emorragia continua. La mia prima proposta è quella di creare in Campania 20mila posti di lavoro in un anno, per far sì che in paesi come Calitri i giovani possano tornare. Per farlo abbiamo tante idee progettuali da poter mettere in pratica. Partiamo dalle residenze sanitarie assistite. Se si creassero 1000 posti letto, significherebbe aver generato anche 3000 nuovi posti di lavoro, sollevando allo stesso tempo il sistema sanitario. Secondo punto le farmacie. Ben 90 aspettano di essere aperte. La graduatoria è pronta ma non viene pubblicata. E insieme a queste, si potrebbero indire concorsi per ulteriori sedi visto che il rapporto con la popolazione ce ne dà la possibilità. Creare un Albo di guide turistiche, invece, darebbe lavoro almeno a 500 tra ragazzi e ragazze. Altro fattore di sviluppo potrebbe essere quello della Rigenerazione urbana e del fascicolo di fabbricato per le nuove costruzioni. Migliaia di posti di lavoro e il coinvolgimento di una società come l’Acca Software che è un’assoluta eccellenza. Inoltre, abbiamo proposto di destinare 2000 ettari di terreno demaniale a giovani imprenditori agricoli. Ma dobbiamo fare in modo che chi vuole aprirsi un’attività ci debba impiegare due mesi e non due anni a causa della burocrazia».

L’attacco frontale a Caldoro e alla sua squadra. «Dopo 5 anni di letargo, questi amministratori li vedrete andare in giro con la borsa in mano per elargire fondi a tutti. Finora, però, non sono stati capaci di spendere e solo l’accelerazione della spesa gli ha fatto recuperare un po’ di margine rispetto ad altre Regioni. Caldoro dovrebbe solo chiedere scusa. Prima ha chiuso gli ospedali, adesso li vuole riaprire. Intanto siamo gli ultimi per i livelli di assistenza, con le liste di attesa più lunghe d’Italia».

L’intervento di De Luca è stato anticipato dai saluti del sindaco di Avellino Paolo Foti che ha sottolineato come l’Irpinia sia stata «mortificata dal governo regionale di centrodestra». E ha letto un messaggio del senatore Nicola Mancino che ha confermato la sua adesione e il suo contributo a questa campagna elettorale per il centrosinistra. In prima fila, dal lato opposto a quello di De Mita jr e Petracca, i candidati del Pd e una folta schiera di amministratori democratici di Avellino e della provincia.

Intanto, prima di entrare in sala, De Luca aveva risposto a qualche domanda dei giornalisti, prendendo due impegni importanti. Quello di ricostituire un fondo per le politiche sociali, utilizzando i soldi che il governatore Caldoro avrebbe speso per i suoi 400 consulenti: secondo l’ex sindaco di Salerno circa 15 milioni all’anno. «Con quel denaro subito assistenza per la disabilità e il diabete». E uno specifico sull’Isochimica con le mamme del Cocibis: «Mi si dice che per risolvere il problema basterebbero 2 o 3 milioni di euro. Voglio verificarlo. Ma, in ogni caso, questo scempio va risolto».

Mentre sulle accuse di Roberto Saviano pronunciate durante un’intervista con l’Huffington Post e relative alla «presenza del sistema Gomorra nelle sue liste per le regionali», l’aspirante governatore ha rimandato ad un suo comunicato stampa: «...Basta con le mezze parole e le frasi generiche, la lotta alla camorra si fa dicendo nomi e cognomi alla Procura della Repubblica...».

Alessandro Calabrese