"Non lasciamo soli gli orfani di femminicidio"

Domani al Circolo della Stampa il dibattito sull'infanzia negata. Si presenta anche "Bimbo days"

Avellino.  

“L'infanzia negata, verso la tutela degli orfani di femminicidio”. E' il tema del dibattito che si terrà domani mattina a partire dalle 10 e 30 presso il Circolo della Stampa di Avellino. Ne discutono Tiziana Tomeo, avvocato e vice procuratore onorario a Cassino, referente regionale dell'associazione “Minori in primo piano onlus”, il maresciallo dei carabinieri Francesca Bocchino e il criminologo Alfredo Grado, autore di diverse pubblicazioni scientifiche sui temi della sociologia giuridica e della devianza. Il dibattito sarà moderato dal direttore di Otto Channel canale 696 tv, Pierluigi Melillo.

Presentando l'iniziativa l'avvocato Tomeo, da sempre in prima fila nella difesa dei minori, ha sottolineato come gli orfani silenziosi dei femminicidi spesso sono “lasciati a vivere un dramma terribile senza conforto alcuno, se non quello delle istituzioni, se e quando ci sono!”. Saranno presenti al Circolo della Stampa anche la presidente dell'Acli, Tiziana Ciarcia, e l'ex assessore comunale, Sergio Trezza, che prima del convegno presenteranno l'inziativa “Avellino fantasy & Bimbo days”, in programma dal 30 giugno al 1 luglio. “Una grande festa di inizio estate – spiegano gli organizzatori - in cui gonfiabili e ruote panoramiche allieteranno la due giorni dei più piccini”. Due giorni di eventi e solidarietà. Anche per questo si è deciso di collegare la presentazione di questo evento al dibattito sull'infanzia negata, quasi a sottolineare il fatto che nella vita di un bambino non sempre sono presenti eventi ludici e piacevoli.

Il tema, voluto fortemente da Tiziana Tomeo, viene approfondito con un dibattito tra esperti anche per evidenziare le attenzioni speciali di cui necessita l’esercito dei cosiddetti “orfani speciali”, 1.600 circa dal 2000 al 2014. Questi ragazzi hanno bisogno di attenzioni, ma soprattutto di risposte speciali, tutele speciali e diritti violati da ripristinare. Sono spettatori silenziosi di crimini efferati e le conseguenze di ciò che vivono sono sia di natura fisica che psicologica.