Di Maio sul voto: "Avellino può passare alla Terza Repubblica"

Il vicepremier al cinema Partenio per Ciampi: questa città è rimasta ancora alla prima Repubblica

Avellino.  

di Pierluigi Melillo

“E' stato già un miracolo arrivare al ballottaggio, ora serve l'ultimo sforzo”. Il vicepremier Luigi Di Maio sbarca ad Avellino per il comizio di chiusura della campagna elettorale del candidato sindaco Vincenzo Ciampi. Arriva scortatissimo al cinema “Partenio” nel centro della città: via Verdi è chiusa al traffico, ci sono poliziotti e carabinieri dovunque. Ma non si registrano tensioni, solo la protesta dei lavoratori dell'Ipercoop e della ex Irisbus che aspettano ancora di avere delle risposte. Di Maio fila via dopo una breve battuta con i giornalisti e le tv: “Questa è una città particolare. Avellino è rimasta ancora alla prima Repubblica. Ora con il ballottaggio ha la possibilità di passare direttamente alla Terza Repubblica”.

L'intervento sul lavoro. Nei 45 minuti di discorso sul palco del “Partenio” Di Maio spazia sui temi nazionali, affrontando soprattutto la questione del lavoro. Solo un accenno finale alla città di Avellino, quando prima di andare via ricorda al pubblico: “Guardate che io ci sarò sempre per voi, anche perché questa è la mia città natale”, dice il Ministro del Lavoro che sul reddito di cittadinanza aveva chiarito: “Chi riceverà il sussidio dovrà dare ai comuni di residenza otto ore di lavoro gratis a settimana” perché l'obiettivo “non è dare soldi a qualcuno per starsene sul divano ma è dire con franchezza: hai perso il lavoro - il tuo settore è finito o si è trasformato - ora ti è richiesto un percorso per riqualificarti e essere reinserito in nuovi settori. Ma mentre ti formi e lo Stato investe su di te, ti do un reddito e in cambio dai al tuo sindaco ogni settimana 8 ore lavorative gratuite di pubblica utilità”, ha spiegato Di Maio.

Vitalizi e pensioni d'oro. «La prossima è la settimana buona per abolire i vitalizi dei parlamentari. È una questione di giustizia sociale. E subito dopo taglieremo le pensioni d'oro, percepite senza aver versato i contributi corrispondenti», ha spiegato. La norma «eliminerà la burocrazia per le imprese, ci sarà un intervento sul precariato - soprattutto dei più giovani - vieteremo pubblicità sul gioco d'azzardo e interverremo sulle delocalizzazioni, c'è un sacco di gente che viene lasciata in mezzo alla strada perché le aziende straniere vengono qui in Italia prendono soldi pubblici e poi se ne vanno all'estero”, ha concluso ricordando che ad Avellino bisogna “liberarsi della cappa di potere che ha bloccato l'Italia intera”.