L'attore, regista ed editore Edoardo Sylos Labini è entusiasta dell'idea di Sabino Morano di trasformare Avellino in un laboratorio culturale. Un progetto ambizioso che punta a riqualificare il patrimonio del centro storico attraverso quella che ha definito un'urbanistica della cultura. In questa strategia si inserisce la volontà di inserire nomi e menti di personalità riconosciute sul piano intellettuale nel panorama nazionale. Per queste ragioni l'artista Labini ha accettato l'invito del candidato di centro-destra di guidare il Teatro Gesualdo in caso di una sua vittoria alle elezioni amministrative di giugno.
Così in un video l'attore e regista: "Nell'agenda politica italiana la parola cultura è all'ultimo posto. Sabino Morano vuol trasformare Avellino in un laboratorio culturale, in caso di vittoria darà l'assessorato alla Cultura a Diego Fusaro e
ha proposto a me la direzione artistica del Teatro Gesualdo, il teatro più importante del capoluogo, una struttura avvenirisitica, edificata in pieno centro storico che ospita 1200 posti e ha un palcoscenico moderno e attrezzato. Ho deciso di accettare l'invito dell'amico Sabino, che sono convinto vincerà, per trasformare Avellino in un polo culturale. Siamo la patria delle bellezza e della cultura, insieme faremo diventare Avellino un piccolo laboratorio su scala nazionale".
Pizza sulla cultura. "Io Amo Avellino – Formazione e cultura”: sono questi i temi della conferenza stampa che Nello Pizza, candidato alla carica di Sindaco di Avellino, terrà domani mattina, martedì 29 maggio, alle ore 11.00, presso il Comitato Elettorale al Corso Vittorio Emanuele II num. 250 di Avellino.
«Sentiamo parlare da anni di scatole vuote – commenta Nello Pizza – facendo riferimento ai tanti immobili di pregio riqualificati e acquisiti a patrimonio comunale. E’ evidente che oggi per queste strutture va individuato un nuovo modello di gestione. E’ quello che io ho in mente di fare. Domani illustrerò concretamente le idee che abbiamo per questi edifici così prestigiosi e sui quali davvero immaginare il futuro di Avellino, soprattutto per quanto riguarda cultura e formazione e, quindi, anche produttività ed occupazione».