Area Pilota: convengo a Calitri dell'Unione di Centro

De Mita: bisogna discutere con le comunità

«L’dea di mettere insieme quest’area – ha dichiarato il presidente De Mita - che è allo stesso tempo diversa ed omogenea, che ha una tradizione di grade sapienza, ha un suo rilievo. Partiremo facendo una sorta di inventario dell’esistente.»

Calitri.  

 Dedicata al tema della tutela dei diritti e all’organizzazione dei servizi nelle aree interne, si è svolta a Calitri, presso la sala ex Eca, l’iniziativa promossa dal coordinamento cittadino dell’Unione di Centro. I saluti introduttivi sono stati affidati ad Antonio Gerardo Rubinetti, ex sindaco di Calitri, che ha ripercorso le tappe del Progetto Pilota per le aree interne che vede nell’Alta Irpinia l’area di sperimentazione individuata dalla Regione Campania. 

A seguire gli interventi di Canio Galgano, già consigliere provinciale, di Giuseppe Di Milia, ex primo cittadino di Calitri, e di Luigi D’Angelis, consigliere provinciale. Tutti hanno sottolineato l’opportunità rappresentata dal Progetto Pilota che si inserisce nella Strategia Nazionale Aree Interne e che può essere il viatico giusto per un riequilibrio territoriale, in termini di riorganizzazione dei servizi, rispetto all’area metropolitana della Campania. 

A seguire l’intervento del deputato Giuseppe De Mita. “Il progetto pilota che vede protagonista l’Alta Irpinia – ha dichiarato il parlamentare - è in coerenza con alcuni atti approvati all’amministrazione provinciale negli anni scorsi”. Il riferimento di De Mita è al Ptcp e agli Accordi di Reciprocità fino al lavoro svolto al tavolo del Patto dello Sviluppo. “Il governo Letta si è posto il problema del riequilibrio tra aree. Con questa iniziativa abbiamo la possibilità di recuperare una potenziale condizione di centralità. E’ una sperimentazione, non c’è un modello e in quanto sperimentazione si può agire in deroga agli altri strumenti di pianificazione vigenti. Abbiamo avuto questo riconoscimento non perché ce l’hanno regalato, ma perché siamo partiti prima degli altri. Ora la questione si pone in questi termini: o la sappiamo giocare o non siamo all’altezza”.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate al presidente Ciriaco De Mita nella veste di presidente del coordinamento istituzionale del Progetto Pilota. Nel suo intervento si è soffermato sui prossimi passaggi da compiere, in particolare sulla definizione dell’Accordo di Programma Quadro che rappresenterà il cuore del Progetto Pilota. 

Si parte dalla riorganizzazione dei servizi.  E l’idea è di non privilegiare uno solo degli ambiti indicati dalla Strategia Nazionale, ma di metterli insieme, dando risposte adeguate su trasporti, scuola, sanità e aggiungendo rifiuti e digitalizzazione: «L’dea di mettere insieme quest’area – ha dichiarato il presidente De Mita - che è allo stesso tempo diversa ed omogenea, che ha una tradizione di grade sapienza, ha un suo rilievo. Partiremo facendo una sorta di inventario dell’esistente. E poi individueremo le risposte più adeguate”.

“Bisogna discutere con le comunità – ha concluso De Mita- Bisogna che ci sia il loro coinvolgimento e la loro partecipazione. Quando si discute con il buonsenso di risolvere, poi si trova la soluzione. Ci riusciremo? Io credo di sì. Ci vuole pazienza, non ci vuole presunzione, bisognerà sapere ascoltare gli altri”