"Noi, democratici di Paternopoli, abbiamo il dono di vedere il futuro ma come Cassandra, figlia di Priamo, non siamo creduti. Nel 2014 il Pd perse le elezioni contro la lista di centro-destra denominata Rinascita." Comincia così la nota di Andrea Forgione, segretario circolo Pd Paternopoli e dirigente provinciale.
Appena i nostri avversari si insediarono gli consigliammo, anche sugli organi di stampa, di agire per fare una transazione conveniente per l'Ente con un avvocato di Paternopoli che aveva seguito e concluso positivamente diverse cause per conto del comune. All'epoca il professionista poteva vantare circa 50 mila euro di onorario ma era disposto ad accordarsi anche per la meta' dell'importo. Tale volonta' il professionista ebbe ad esprimerla personalmente ad una nostra delegazione. Ma il sindaco Giuseppe Forgione agi' in malo modo. Prima tergiverso', poi umiliò il professionista, infine fece capire che non voleva pagare un euro, costringendo il professionista ad adire alle vie legali. Anche allora consigliammo al sindaco di cercare una transazione conveniente ma egli dichiaro' ai quattro venti che l'amministrazione era nel giusto e che il comune non avrebbe pagato le richieste dell'avvocato. Dopo due anni il professionista ottenne dal Giudice di poter pignorare somme per 158 mila euro e di nuovo noi consigliammo al sindaco di cercare un accordo e di trattare. Ma niente , il sindaco si mostro' ancora una volta irremovibile. E cosi alla fine siamo arrivati alla tragedia. Pochi giorni fa il Giudice ha ordinato l'immediato pagamento del professionista, bloccando alla tesoreria della banca un capitolo di spesa di 250 mila euro. Solo cosi il sindaco, costretto dal Giudice, e' stato costretto a pagare. Tre giorni fa un bonifico ha trasferito 158 mila euro dalle casse comunali al conto personale dell'avvocato. Che vanta ancora altri compensi. Ora, a nulla serve che il sindaco scriva sui siti locali che babbo natale non arrivera' mai piu' a Paternopoli e che non ci sono soldi per aggiustare la caldaia della scuola, l'impianto elettrico nel quartiere tuoppolo, al buio dal 2 aprile, e che non ci sono soldi ne' per luci natalizie , ne per manifesti di auguri, ne per giocattoli ai bambini. Chi e' autore del suo male pianga se stesso. E pero' la storia non puo' finire cosi. Sappia il sindaco di Paternopoli che questi soldi non li pagheranno i cittadini. L'arroganza, la sicumera, la voglia di vendetta personale ha causato un danno erariale di circa 100 mila euro. Questi soldi li pagheranno gli amministratori in carica. Fra pochi giorni presenteremo un ricorso alla Corte dei Conti, che e' lenta ma inesorabile. Alla fine pagherete voi, cari amici amministratori. Parola di democratici."
Redazione Av