Castanicoltura in crisi, dal Vallo parte l'asse Regione-Europa

Le prime conseguenze del convegno organizzato a Quindici

Quindici.  

«Dal Vallo di Lauro abbiamo posto le basi per creare nei fatti quella rete finora non presente, anche guardando direttamente all’Europa e presto ci saranno altre iniziative che creeranno opportunità su un settore che è il fiore all'occhiello per la nostra realtà». Dopo il convegno organizzato a Quindici sul tema della castanicoltura è tempo di tracciare un bilancio e soprattutto ringraziare quanti hanno contributo a mettere in campo nel lungo dibattito presso la scuola media di sabato scorso idee e proposte per affrontare il caso che rischia di creare un danno di 100 milioni di euro alla provincia di Avellino. Ne è convinto Giuseppe Rubinaccio, organizzatore dell'iniziativa, che rilancia sulla necessità di una cabina di regia sull'asse Regione-Europa, ma che evidenzia pure come Massimo Paolucci ha evidenziato: «Il Governo deve essere coinvolto nella problematica castanicoltura, così come è avvenuto per la xilella dell'ulivo in Puglia».

Il tema del convegno “Agricoltura, quale futuro per l’Irpinia: una rete a difesa dei nostri prodotti” ha portato intanto ad una serie di impegni concreti l'europarlamentare del Pd. «Il confronto è stato solo un punto di partenza - spiega Rubinaccio - perché da Quindici parte una nuova strategia. Quella che vedrà direttamente il territorio collegato con Bruxelles e Roma, visto che la Regione non sembra voler ascoltare la voce del mondo castanicolo. E un punto di partenza importante. Per cui ci sono competenze e anche idee scientifiche, come quelle rappresentate nell'incontro». E' tempo di una sfida nuova. E anche di ringraziamenti: «Devo ringraziare quanti hanno dato il loro contributo, gli amministratori della provincia, gli ospiti del mondo delle associazioni, ma in particolare tutti i tecnici del settore che hanno voluto partecipare, da ogni parte d'Irpinia alla nostra iniziativa. E' il segno delle questioni concrete poste. Posso garantire che su questa battaglia vigileremo, perché è solo l'inizio». E infine: «Mi corre l'obbligo di ringraziare anche le emittenti televisive Ottochannel e Telenostra-PrimaTivvù per la partecipazione all'evento, che ha potuto avere anche un maggiore risalto nei territorio della provincia grazie al loro prezioso lavoro».