Polo autobus, arriva l’ultimo sì

Formalizzato il passaggio degli stabilimenti Irisbus e Bredamenarini alla nuova società

Avellino.  

Anche le ultime firme sono arrivate, gli stabilimenti Irisbus e Bredamenerini sono passati a Industria Italiana Autobus. Ieri mattina le sottoscrizioni dal notaio che chiudono di fatto la lunga trattativa. A Flumeri, praticamente in concomitanza con l’ultima fumata bianca, si è provveduto al taglio dell’erba davanti l’ingresso dello stabilimento. Un gesto semplice, ma carico di significato, che non è passato inosservato. Sospirano i circa 300 “reduci” che si apprestano a vivere un Natale decisamente più sereno. Dopo la firma del cosiddetto “tombale” sul pregresso, stamane saranno nuovamente in Confindustria per definire le ultime pendenze e chiudere definitivamente il rapporto di lavoro con Fiat. Saranno gli operai della Fiom ad aprire una procedura che andrà avanti anche nel giorno della vigilia di Natale. Dal primo gennaio, i 180 lavoratori emiliani e i circa 300 irpini diventeranno a tutti gli effetti dipendenti di Industria Italiana Autobus, società partecipata all’80 per cento da King Long Italia e al 20 per cento da Finmeccanica, con una dote di 16,7 milioni tra capitale sociale e riserve, nonché una patrimonializzazione di oltre 70 milioni. Il piano industriale ha un orizzonte di tre anni e prevede investimenti sui due siti per circa 50 milioni, tra pubblico e privato. Finmeccanica ha garantito la propria presenza all’interno del pacchetto azionario per almeno tre anni. In base agli accordi sottoscritti al Mise, i dipendenti bolognesi conserveranno posizioni e retribuzioni della vecchia BredaMenarini. Bologna sarà sede del management e della progettazione di Industria Italiana Autobus, in più produrrà bus urbani da 8 a 18 metri per i segmenti euro 6, gas ed elettrico. Più complessa la partita di Flumeri, dove pesa la lunga inattività. I lavoratori, come noto, saranno posti in cassa integrazione per ristrutturazione, in attesa di essere richiamati al lavoro man mano che il piano industriale sarà implementato nel corso di 36 mesi. In Valle Ufita saranno prodotti due minibus, uno con motore anteriore e uno con motore posteriore da 29 a 38 posti, e sarà praticato il revamping, ossia la ristrutturazione e la messa in strada di mezzi già in circolazione. Nel sito sarà inoltre creato un polo logistico destinato a smistare i componenti di King Long provenienti dalla Cina, via porto di Taranto. L’attenzione è ora rivolta al 30 dicembre, quando in Irpinia arriverà l’amministratore delegato di King Long Italia Stefano Del Rosso. Sarà l’occasione per un primo incontro con i lavoratori ed un rapido sopralluogo allo stabilimento.