Ex Irisbus, il 30 al Mise con tante domande sul futuro

La sola convocazione al Ministero non basta. Gli operai di Valle Ufita vogliono risposte

Flumeri.  

L'impasse dell'Industria Italiana Autobus e con essa il futuro dell'ex Irisbus di Flumeri saranno al centro del confronto indetto per il prossimo 30 novembre al Ministero dello Sviluppo economico. La convocazione è arrivata a tre giorni dalla mobilitazione che era stata programmata dagli operai di Valle Ufita, diretti a Roma nella giornata di venerdì 13. Adesso, però, c'è da capire se al tavolo operativo con gli attori istituzionali interessati e le parti sociali, arrivino anche le risposte alle domande che hanno posto sindacati e lavoratori. Innanzitutto se per l'anno prossimo sarà garantita la cassintegrazione e, quindi, un sostentamento alle famiglie delle circa 400 tute blu ancora in bilico. Altri quesiti, poi, riguardano la possibilità di partecipare alle gare e i motivi di questo rimpallo di responsabilità tra coloro che mesi fa hanno firmato l'accordo presso lo stesso Mise. Ma non solo. Sono necessarie risposte anche sul rinnovo delle garanzie annunciate da De Vincenti e le ragioni dei ritardi nell'erogazione dei finanziamenti e della realizzazione degli investimenti. In una parola: serve più chiarezza sul futuro degli operai e della fabbrica all'interno della newco sorta per realizzare un nuovo polo per la costruzione di autobus.

Alessandro Calabrese