Ugl, il giudice rimuove il candidato della Polverini

Il Tribunale di Roma chiude la diatriba, Muscarella: giustizia è fatta

Avellino.  

ROMA, 6 FEBBRAIO 2015 – “La decisione del Tribunale di Roma spazza via l’auto-proclamato Segretario Generale Paolo Capone e i suoi sodali e cancella le illegittimità e prepotenze messe in atto in questi mesi contro numerosi dirigenti sindacali e contro l’onore e la dignità della nostra Ugl”.

E’ quanto afferma il leader di “Ripartire dal territorio” Salvatore Muscarella, candidato alla Segreteria Generale del sindacato, commentando l’ordinanza n. 73664-1/14 r.g. del 5/2/15 del Tribunale di Roma.

“Il Giudice ha severamente censurato la violazione delle norme statutarie in materia di elezione del Segretario Generale e particolarmente la mancata verifica del quorum sia costituivo che deliberativo del Consiglio nazionale  – spiega Muscarella – e  ha provveduto a sospendere l’esecuzione della deliberazione del 29 ottobre 2014 del Consiglio Nazionale della UGL con cui Capone ha illegittimamente  attestato di essere stato eletto alla carica di Segretario Generale. Il giudice – continua Muscarella - nelle sue motivazioni ha ritenuto opportuna “la immediata rimozione dell’odierno Segretario generale” e ha precisato  che “con la sospensione del provvedimento di elezione e proclamazione del Segretario Generale vengono meno tutti i poteri e facoltà connessi alla funzione”.

“Insomma – sottolinea Muscarella –, dopo mesi di nomine illegittime, espulsioni e persecuzioni contro i dirigenti sindacali che si sono ribellati a questo grande ‘imbroglio’,  finalmente nella Ugl torna a soffiare il vento della verità e della giustizia, che consentirà al nostro sindacato di porre fine a prepotenze e condizionamenti esterni, per guardare al futuro con la forza e la partecipazione democratica dei propri militanti ed iscritti che, nonostante le vicende confederali, non hanno mai smesso di fare il proprio ‘lavoro’, ovvero di difendere lavoratori, pensionati e disoccupati”. “ E’ finito il tempo dei candidati di comodo” ha concluso Muscarella “, sponsorizzati improvvidamente da chi, con tutta evidenza, ha deliberatamente violato le regole democratiche della UGL e vilipeso la sua lunga storia di oltre 60 anni”.