Declino industriale del territorio, Fim, Fiom e Uilm di Avellino: è sciopero

E' indispensabile un piano che preveda interventi pubblici e investimenti straordinari

declino industriale del territorio fim fiom e uilm di avellino e sciopero

Fim, Fiom e Uilm di Avellino hanno proclamato uno sciopero di otto ore per denunciare il continuo declino industriale del territorio, che sta generando gravi crisi sociali...

Avellino.  

Nonostante le tante sollecitazioni, né il Governo, né tantomeno la Regione Campania hanno attivato un tavolo per affrontare le emergenze industriali presenti sul territorio avellinese.

E' indispensabile un piano che preveda interventi pubblici, strumenti normativi e investimenti straordinari per difendere e rilanciare le attività industriali esistenti e promuovere nuovi progetti, in linea con la transizione ecologica e tecnologica.
Le ragioni dello sciopero per il rinnovo del contratto nazionale:

Dopo sei mesi di negoziati, il confronto si è bloccato per responsabilità di Federmeccanica e Assistal, che hanno rigettato le richieste sindacali avanzando una contro-piattaforma che ostacola il prosieguo della trattiva. In sintesi, i principali motivi della rottura de31 negoziato:

Salario:

Respinta la richiesta di aumento di 280 € (livello C3).
Nessun aumento definito, ma tutto legato all'andamento dell'inflazione.
Peggioramento della clausola di salvaguardia posticipando di 6 mesi parte dell'aumento sui
minimi contrattuali.
Nessuna modifica alla clausola di assorbimento degli aumenti contrattuali.

Premi e risultati:

Soluzioni inadeguate per chi lavora in aziende senza contrattazione aziendale.

Orario di lavoro:

Nessuna apertura sulla riduzione dell'orario e sulla regolamentazione dello smart-working.
Nessuna disponibilità a riconoscere permessi per conciliare tempi di vita e di cura dei figli e dei genitori.
Viene richiesta la fruizione collettiva dei PAR individuali non utilizzati.

Contratti precari:

Rifiuto di regolamentare i contratti precari attraverso il Contratto nazionale.

Appalti:

Mancanza di tutela economica ed occupazionale per i lavoratori in caso di cambio appalto.
Lo sciopero del 13 gennaio 2025 sarà un momento cruciale per chiedere risposte concrete e per garantire un futuro occupazionale e un salario dignitoso per le lavoratrici e per i lavoratori
Sit-in di protesta alle 9,30 presso la Prefettura di Avellino.