Il nuovo commissario provinciale della Cisal Metalmeccanici è Massimo Picone, già riferimento della categoria irpina, oltre che coordinatore provinciale del sindacato autonomo.
La nomina ufficiale è stata firmata direttamente dal commissario nazionale, Daniele Caratelli. Una scelta che premia l'impegno quotidiano del rappresentante locale, sempre in prima linea nelle vertenze del comparto e nella tutela dei lavoratori.
Soddisfazione per la notizia viene espressa dagli iscritti e dalla dirigenza della Confederazione sindacale.
“Non posso che essere onorato -ha affermato Picone - per la decisione assunta da Roma, anche se sono consapevole della delicatezza del ruolo, avendo a lungo seguito e guidato la categoria, soprattutto in un momento difficile per l'industria e per le attività produttive del territorio e del Paese.
In provincia di Avellino sono molti i fronti caldi aperti e le situazioni critiche che richiedono la massima attenzione.
L'automotive deve affrontare problemi che vengono ormai da lontano, all'interno di un quadro di fragilità strutturale dell'economia locale, che si sono aggravati a causa di una crisi generalizzata delle attività produttive e delle trasformazioni del sistema, che minano la tenuta occupazionale del tessuto sociale.
E' necessario quindi rilanciare le politiche industriali in Irpinia e più in generale nelle aree interne del Mezzogiorno, per arginare la desertificazione, preservando il lavoro, in particolare nel settore metalmeccanico, che ha avuto e tuttora registra presenze significative in Irpinia.
E' mio obiettivo, dunque, con la collaborazione degli iscritti, riorganizzare la Cisal Metalmeccanici, rilanciando l'impegno sul territorio e nei luoghi di lavoro, ponendo come sempre al centro dell'attenzione la condizione, le istanze e i diritti dei lavoratori, confermando la disponibilità al confronto con le associazioni datoriali e i vertici aziendali, nel rispetto dei reciproci ruoli, e pronti a dare un contributo in termini di proposte alle istituzioni.. E' necessario infatti uno sforzo comune per scongiurare chiusure, delocalizzazioni, tagli al personale nelle realtà aziendali della nostra provincia, già duramente colpita”.