Ospedale Moscati, la rivolta degli Ooss delle ditte esterne: "Basta precariato"

La sindacalista Fesica Confsal della segreteria di Avellino De Lucia: "Non escludiamo presidi"

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Avellino.  

"Proprio in questi giorni l'ospedale Moscati di Avellino ha dato il via allo scorrimento delle graduatorie per coprire il fabbisogno degli operatori socio sanitari, ma ciononostante, ancora una volta, si chiudono le porte per operatori dei servizi esterni. Eppure dal 2022 la legge finanziaria dà la possibilità di stabilizzare anche gli Oss dei servizi esterni". A denunciarlo è la sindacalista Tiziana De Lucia, in queste ore in piena mobilitazione per valutare, insieme ai lavoratori, la strada da intraprendere per porre rimedio ad una situazione sicuramente ingiusta e sottaciuta da molti.

Come si ricorderà lo STIR, il servizio di trasporto intraospedaliero di Avellino, nacque anni fa per sopperire alla mancanza di personale. "Nel 2020 anche con l'esplosione della pandemia gli OSS delle ditte esterne - ricorda De Lucia - sono rimasti, come oggi, sempre in prima linea a fronteggiare difficoltà e bisogni del nosocomio. In barba anche a questo continuiamo ad essere come 'invisibili', pur essendo fondamentali per gestire la delicata situazione attuale da ritenersi, oltretutto, in peggioramento se solo si considera che siamo costretti a svolgere perfino mansioni sanitarie con un Contratto che, tra l'altro, non riconosce nemmeno la nostra figura".

Infine l'appello alla dirigenza sanitaria del Moscati. "Basta precarietà, basta con un Ccnl non in linea con la nostra professionalità. Non escludiamo, a questo punto, presidi ad oltranza e l'astensione dal lavoro. Ora, stabilizzateci tutti", conclude la sindacalista Fesica Confsal campana Tiziana De Lucia.