Copertura fibra ottica: addio a cartelle cliniche e sportelli

Con la fibra ottica cambia il mondo dei servizi. Un'occasione irrinunciabile per la nostra regione

Copertura fibra ottica, ecco come la connessione ultra-veloce rivoluzionerebbe il mondo della sanità, della formazione e dell'amministrazione digitale

Avellino.  

Rilanciare l’economia grazie alla fibra ottica e le reti ultraveloci. Un piano da 5 miliardi di euro da erogare entro il 2020 per assicurare una connessione da 100 Megabit ad almeno il 50% della popolazione in Italia. Un dato confortante al quale se ne aggiunge un altro: la Campania, grazie al progetto dedicato alla diffusione della banda ultra-larga partito nell’estate 2013, è la regione che si è mossa per prima al fine di allinearsi con gli standard europei. Cerchiamo di capire in che modo la connessione ultraveloce può rappresentare un’occasione di sviluppo per la regione e, in particolar modo, per la nostra provincia.

Il mercato dei dati, un po’ di numeri e tanti soldi: Nel mondo sono collegati circa un miliardo di smartphone e si stima che saranno più di 4 miliardi nel 2018. Senza considerare gli altri apparecchi mobili e i pc tradizionali. Per coprire un simile fabbisogno di dati è di vitale importanza l’introduzione della fibra ottica. Il mercato delle informazioni muove numeri a sei zeri, eppure, l’Italia, al netto di qualche eccezione come il Trentino, rappresenta uno dei fanalini di coda del processo di informatizzazione globale. In Campania molte aree, come i paesi dell'entroterra irpino, sono ancora sprovviste di rete veloce, per un totale di circa 200mila abitanti privi di connessione adeguata.  Nasce così l’investimento regionale che prevede 176 milioni di euro: 118 milioni pubblici e 58 milioni a carico di Telecom Italia.

Rivoluzione dei servizi: Con lo sviluppo della banda ultra-larga e la conseguente digitalizzazione dei dati, numerosi settori della nostra società sarebbero rivoluzionati, abbassando i tempi d’attesa e snellendo i processi burocratici e attuativi in genere. Dall’amministrazione digitale e gestione delle finanze  (basta archivi che richiedono anni per essere spulciati, consulenza in tempo reale, esborso imposte e aggiornamento costante senza attese senarvanti), alla formazione specialistica e universitaria ( e-learning individualizzato, feedback immediato dei propri risultati accademici), alla sanità ( niente più file interminabili per prenotare visite grazie a un sistema scorrimento automatizzato e riduzione drastica della discrezionalità dei servizi sanitari, introduzione di cartelle cliniche consultabili dai propri apparecchi mobili), al telelavoro ( processi di inserimento collegati a database internazionale sempre aggiornato e aggiornabilo, scorrimento graduatorie completamente digitalizzato). Un innalzamento dei servizi pubblici che contribuirebbe a rendere la nostra provincia appetibile agli occhi di investitori stranieri. 

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Andrea Fantucchio