Asidep, sindacati: "La depurazione? Rischio camorra, pronta a infiltrarsi"

55 lavoratori del settore dal primo dicembre saranno licenziati

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La nota congiunta di Fismic, Uilm e Fiom-Cgil

Avellino.  

La depurazione in Irpinia rischia di diventare un ’’Cavallo di Troia’’  per la camorra casertana e napoletana.

Le difficoltà economiche dell’Asi diventerebbero una giustificazione per attirare piccoli imprenditori in odore di camorra.

Il bando di gara per l'affidamento di 12 mesi della depurazione è invitante solo per gli speculatori perché un'azienda normale non avrebbe nessuna convenienza al subentro dell’Asidep.

L’ostinazione del Presidente pro-tempore dell'ASI lascia più di un dubbio perchè dopo essersi intestato il fallimento del CGS per 24 milioni e dopo l'esperienza fallimentare dell’Asidep di proprietà dell'Asi (altri 8 milioni di debiti) prova la carta dei privati pensando di risolvere.

La depurazione o si fa al 100%, per tutelare l'ambiente e gli industriali del cratere, e guadagnare poco oppure si può risparmiare sui reagenti e farla al 50% o al 30% con le conseguenze che possiamo immaginare.

Il punto di domanda che tutti i lavoratori dell'Asidep si fanno é come può una persona designata dal Partito Democratico che ha alle spalle un fallimento di 24 milioni e un altro in arrivo di 8 milioni resti al suo posto e nessuno pensa di mandarlo a casa.

Il Governatore della Campania De Luca i Consiglieri Regionali Petracca e Alaia da che parte stanno?

Perché non lo sfiduciano?

Elly Schlein che stà preparando la manifestazione del 11 novembre per difendere i lavoratori ed il salario minimo perchè non interviene, per difendere i 55 lavoratori dell’ Asidep che dal primo dicembre saranno licenziati dall'Asi?

La depurazione Irpina diventerà un caso nazionale e se il PD non interverrà perderà migliaia di voti e non solo in Irpinia