La depurazione in Irpinia rischia di diventare un ’’Cavallo di Troia’’ per la camorra casertana e napoletana.
Le difficoltà economiche dell’Asi diventerebbero una giustificazione per attirare piccoli imprenditori in odore di camorra.
Il bando di gara per l'affidamento di 12 mesi della depurazione è invitante solo per gli speculatori perché un'azienda normale non avrebbe nessuna convenienza al subentro dell’Asidep.
L’ostinazione del Presidente pro-tempore dell'ASI lascia più di un dubbio perchè dopo essersi intestato il fallimento del CGS per 24 milioni e dopo l'esperienza fallimentare dell’Asidep di proprietà dell'Asi (altri 8 milioni di debiti) prova la carta dei privati pensando di risolvere.
La depurazione o si fa al 100%, per tutelare l'ambiente e gli industriali del cratere, e guadagnare poco oppure si può risparmiare sui reagenti e farla al 50% o al 30% con le conseguenze che possiamo immaginare.
Il punto di domanda che tutti i lavoratori dell'Asidep si fanno é come può una persona designata dal Partito Democratico che ha alle spalle un fallimento di 24 milioni e un altro in arrivo di 8 milioni resti al suo posto e nessuno pensa di mandarlo a casa.
Il Governatore della Campania De Luca i Consiglieri Regionali Petracca e Alaia da che parte stanno?
Perché non lo sfiduciano?
Elly Schlein che stà preparando la manifestazione del 11 novembre per difendere i lavoratori ed il salario minimo perchè non interviene, per difendere i 55 lavoratori dell’ Asidep che dal primo dicembre saranno licenziati dall'Asi?
La depurazione Irpina diventerà un caso nazionale e se il PD non interverrà perderà migliaia di voti e non solo in Irpinia