L'agroalimentare trascina l'export campano

Nel primo trimestre del 2015 il saldo è positivo rispetto allo stesso periodo del 2014.

Avellino.  

Nel 2014 le esportazioni italiane di merci sono tornate a crescere ad un ritmo sostenuto (2,0%). E' quanto emerge dal 29° Rapporto annuale sul commercio estero dell’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Nel 2014 i conti con l’estero dell’Italia sono migliorati per il terzo anno consecutivo. Il surplus corrente della bilancia dei pagamenti ha registrato un nuovo ampliamento, raggiungendo il 2% del Pil, per effetto soprattutto del miglioramento nelle ragioni di scambio dovuto al calo dei prezzi delle materie prime. Sempre nel 2014 il numero degli esportatori italiani ha continuato a crescere, raggiungendo un nuovo massimo pari a 212.000 operatori. In tale scenario la Campania ha registrato nel 2014 una calo delle esportazioni, segnando una contrazione del 1,7% comunque meno marcata rispetto alla media delle altre regioni del Mezzogiorno (-4,7%). “Nel primo trimestre del 2015 – ha sottolineato il Direttore Generale dell'Agenzia ICE, Roberto Luongo - le esportazioni campane sono tornate a crescere registrando un aumento del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’analisi a livello settoriale – ha proseguito Luongo - evidenzia la performance positiva del comparto agroalimentare, trainato dal boom delle esportazioni di prodotti alimentari in aumento del 13,4%. Rallentano le esportazioni dei mezzi di trasporto, condizionati dal continuo ribasso dell’aeronautica (-26,5%) parzialmente compensato dall’andamento della cantieristica navale, in crescita esponenziale (+117,5%) anche nei primi mesi del 2015. Nel comparto moda si è confermata la dinamica favorevole per articoli di abbigliamento, in crescita del 3,1 %, mentre gli articoli in pelle hanno registrato una lieve contrazione (-2%). Ottimo – ha concluso Luongo - anche il risultato delle vendite all’estero della regione nel settore della meccanica (+14,9%). In controtendenza rispetto a quanto osservato per il 2014, i primi mesi del 2015 hanno segnato un tasso negativo per il comparto farmaceutico, in calo del 13,8% mentre dal lato delle importazioni si registra una crescita marcata del 13,7%, di gran lunga superiore alla media nazionale (+2,2%)”.

Redazione