200 telecamere e controlli ambientali: l'Asi rilancia la sfida dello sviluppo

Un progetto finanziato con il PON Legalità 2024-2020

200 telecamere e controlli ambientali l asi rilancia la sfida dello sviluppo

Il presidente Pisano: "Cosi rilanciamo gli investimenti nelle Zes d'Irpinia"

Avellino.  

Le aree industriali della provincia di Avellino si dotano di una nuova infrastruttura per la videosorveglianza ed il monitoraggio ambientale. Presentato al Viva Hotel il progetto del Consorzio ASI. Telecamere, lettori di targhe, una rete di telecomunicazione in fibra ottica per la trasmissione dei dati ad una control room della Questura di Avellino.

Soddisfatto il presidente ASI Pasquale Pisano. ”Presentiamo una nuova infrastruttura tecnologicamente all’avanguardia che proverà a garantire sicurezza nelle nostre aree industriali, alle nostre 400 aziende e ai 15mila addetti che così vivranno una condizione di maggiore sicurezza. Penso soprtattutto ad una maggiore appetibilità delle nostre Zes, le zone economiche speciali".

Interventi che rientrano nel progetto del Consorzio ASI finanziato con il PON Legalità 2014-2020, finalizzato all’incremento degli standard di sicurezza in aree strategiche per lo sviluppo. "Il contributo della Regione parte da un accordo con il ministero dell’Interno che ci ha consentito l’avvio del progetto con oltre 3 milioni di euro – spiega l'assessore regionale alla Sicurezza Mario Morcone - Ora la prossima sfida sarà quella di tenerlo in piedi e garantire l'aggiornamento del il sistema di monitoraggio”.

Per garantire nelle aree industriali anche il monitoraggio ambientale, la nuova infrastruttura prevede una centralina mobile per la verifica dei livelli di inquinamento. “Il laboratorio mobile è uno strumento utilissimo e si aggiunge alla rete fissa di centraline già presenti – aggiunge Stefano Sorvino, direttore generale Arpac - Verrà adoperato per campagne di monitoraggio straordinarie per la misurazione della qualità dell’aria nelle aree industriali, con particolare attenzione per quelle che possono avere le criticità più significative. Penso a Pianodardine, Grottaminarda o Solofra”.