Futuro del settore rifiuti in Irpinia, è scontro aperto tra la Provincia di Avellino, l'Ato e i sindacati. Questa mattina era in programma un incontro a Palazzo Caracciolo ma il presidente dell'Ente d'Ambito Vittorio D’Alessio non si è presentato, scatenando l'ira di Buonopane. Sul tavolo la valutazione economica per cedere alla newco gli asset di irpiniambiente.
"Mi dispiace dell'assenza dell'ATO a questo incontro programmato - afferma il presidente Rizieri Buonopane - avevo invitato anche i sindacati per informarli sull'intenzione maturata dalla Provincia ovvero, in ottemperanza alla norma regionale, quella di trasferire il ciclo integrato dei rifiuti alla stessa ATO. Ovviamente occorre effettuare una valutazione, scegliendo un tecnico non di parte, ma terzo, per determinare il valore degli asset".
"Il presidente dell'ATO ha inviato una nota nella quale mi chiede esattamente quello che gli avrei detto -prosegue Buonopane - Vista la situazione, scriverò quello che avrei voluto dire di persona spiegando il percorso che la Provincia intende portare avanti. Volontà che ho sempre fatto presente in modo chiaro ai sindacati.
Sindacati che parlano per bocca di Nunzio Marotta, Ugl Ambiente. "Ci stiamo organizzando per chiedere in Prefettura un tavolo in cui siano presenti entrambe le parti perchè siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori e per le loro famiglie. Si potrebbe anche risolvere il problema con una newco da parte dell'ATO ma i tempi sarebbero più lunghi".
Dal canto suo, D’Alessio si è affidato ad una lunga nota per motivare la sua assenza. "L’ente d’ambito di Avellino accelera il percorso per l’acquisizione della gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Il presidente Vittorio D’Alessio ed il consiglio d’ambito hanno concordato la necessità di concretizzare in tempi rapidi il lavoro svolto nel corso degli ultimi mesi, superando gli ostacoli frapposti da chi non ha più competenza in materia e continua a rinviare l’unica risposta che dovrebbe".
"Va intesa in questo senso la mancata partecipazione del Presidente al confronto previsto per questa mattina a palazzo Caracciolo. Un’assenza annunciata e motivata attraverso una Pec, con la quale illustra, in maniera puntuale, le motivazioni alla base della decisione di disertare il tavolo. Il Presidente D’Alessio ha deciso di non partecipare al confronto perché “privo di interesse istituzionale: non mi risulta che la valutazione della cessione dell’azienda Irpiniambiente sia stata sottoposta al Consiglio Provinciale”. Il numero uno dell’Ato è ancora una volta molto chiaro: “l’ente d’ambito è interessato all’acquisto della sola azienda Irpiniambiente, in quanto intenzionato a creare una newco a totale partecipazione pubblica per la gestione in house del ciclo integrato dei rifiuti e, in subordine, qualora per la Provincia fosse più semplice il percorso di trasferimento, l’acquisizione delle quote societarie”.
"Nel caso in cui l’amministrazione provinciale dovesse cedere le quote societarie di Irpiniambiente, l’ente non avrebbe necessità di costituire una newco per operare. Il presidente D’Alessio chiede, dunque, una risposta formale entro lunedì 23 gennaio. In caso contrario – ribadisce – “la Provincia dovrà comunque predisporre tutti gli atti necessari al trasferimento degli impianti in proprietà all’Ente d’ambito entro e non oltre il prossimo 1 marzo 2023”.
Analogamente, “il Consorzio AV2 dovrà predisporre gli atti per il passaggio di consegna degli impianti di sua proprietà al nuovo soggetto affidatario individuato dall’Ente d’Ambito mentre la società Irpiniambiente dovrà, per la stessa data, trasmettere l’elenco del personale impegnato sugli impianti per il passaggio di gestione”. “E’ venuto il momento – chiosa il presidente D’Alessio – di dare una svolta ad un settore del quale l’Ente d’ambito ha il diritto di acquisire la gestione perché è l’unico titolato. Il nostro obiettivo è quello di predisporre un modello efficace ed efficiente, nell’unico interesse delle comunità irpine. Siamo stanchi di tattiche ed inerzia dilatorie, tese esclusivamente a predisporre un eventuale commissariamento dell’Ente d’ambito”.