Alto Calore, ok al concordato preventivo. L'ente idrico di Corso Europa tira un sospiro di sollievo ed evita il fallimento. Ora la palla passa all’assemblea dei creditori, convocata per il 15 maggio, che dovrà approvare il piano di rientro.
Per Franco Fiordellisi, segretario Cgil e per Beniamino Palmieri, presidente del Distretto Idrico Calore Irpino, innanzitutto la buona notizia è che la gestione dell'acqua in Irpinia resterà pubblica.
“Ora però l'azienda non dovrà commettere altri passi falsi, via le mele marce e basta con la gestione “allegra”. La sfida - commenta Fiordellisi - è quella che da anni stiamo chiedendo come organizzazione sindacale: risposte certe ai cittadini in termini di efficacia efficienza ed economicità. Vuol dire parlare con i sindacati, ascoltare le proposte dei lavoratori e rompere quelle sacche di malagestione e malapolitica che ci sono state".
“Un ottimo risultato per i comuni d'Irpinia. E' la fine del rischio fallimento ma è l'inizio di un percorso tortuoso che da oggi richiede sacrificio, responsabilità e serietà, anche in previsione dell'affidamento del servizio idrico integrato e sperando che tra 5 anni possa tornare a correre in maniera virtuosa ed essere un gioiello per questa provincia”.