La parola d'ordine è sostenibilità, da applicare alla tecnologia per il turismo delle aree interne.
Sono le proposte emerse dalla Summer school organizzato dal parco del partenio e dall'univesità federico II. Una full immersion in cui 20 studenti e i docenti universitari hanno tracciato le prospettive per rilanciare il turismo nelle aree protette.
"I ragazzi hanno proposto un'applicazione che ha individuato, attraverso indicatori statistici, i castelli che più si prestano dal punto di vista dell'accessibilità e del valore del sito archeologico e che possono costituire delle porte di accesso al parco sia fisiche sia virtuali - fa sapere la docente Anna Maria Zaccaria - secondo il gruppo di lavoro che ha guidato i ragazzi, questi progetti vanno realizzati perchè il Partenio non ha un unico grande sito attrattore di turismo ma ha un grande patrimonio diffuso sul territorio che deve essere messo in rete".
"Il principale punto di forza del Parco del Partenio - affermano Giuseppe Pucillo e Mariella De Falco, due degli studenti che hanno partecipato alla Summer School - è il paesaggio dal potenziale altissimo ma non ancora sfruttato; mentre il punto di debolezza è l'assenza di sinergia tra le amministrazioni per la valorizzazione del territorio