Due anni di pandemia, gli scenari della crisi mondiale, tra aumento dei prezzi e guerra in Ucraina. Eppure la Provincia di Avellino vuole diventare un modello per la mobilità sostenibile.
La Fiom Cgil propone un grande patto per rilanciare la IIA di Flumeri: mettere insieme università aziende e mondo del credito per fare massa critica e sfruttare al meglio le opportunità sul territorio offerte dalla Stazione Hirpinia e dai fondi del PNRR.
“Da una relazione del professor Bubbico dell’Università di Salerno che presenteremo oggi emergono grandi potenzialità – spiega il segretario Giuseppe Morsa – a condizione però che non ci lasciamo sfuggire questa grande occasione. Certo, due anni di pandemia hanno rallentato lo sviluppo e la crisi mondiale già fa sentire i suoi effetti sul reperimento delle materie prime per costruire bus ma dobbiamo essere ottimisti. Il Covid in fabbrica è stato gestito in maniera maniacale per quanto riguarda la sicurezza dei lavoratori ed è’ di queste ultime settimane l’appalto per altri 4 bus elettrici. Vogliamo candidare l’Irpinia a provincia della mobilità La provincia industria per la mobilità sostenibile.
All’incontro in programma domani a Flumeri parteciperanno, tra gli altri, Luigi Famiglietti Deputato della XVII Legislatura, Franco Fiordellisi, Segretario Generale CGIL Avellino, Pasquale Pisano, Presidente dell’ASI Avellino, Livio Petitto, Consigliere Regionale e Simone Marinelli, Coordinatore nazionale FIOM CGIL Automotive.