Caso Alto Calore. Della Pia: "Rischio privatizzazione, sarebbe la catastrofe"

Il referente del Prc interviene sul rischio fallimento dell'ente

caso alto calore della pia rischio privatizzazione sarebbe la catastrofe

"L'ente dopo aver accumulato circa 150 milioni di euro di debiti rischia il fallimento, la magistratura visti i "libri contabili" e' intervenuta in tal senso. Questa soluzione nasconde risvolti pericolosi, il rischio si chiama privatizzazione"

Avellino.  

"Quando la gestione di un "bene comune" come l'acqua lo si lascia nelle mani dei comitati d'affari,sovente insediati nelle segreterie di alcuni partiti, ad esempio il PD, a pagarne le conseguenze e' l'intera collettività che, tra l'altro, attraverso il referendum si era espressa chiaramente per una gestione pubblica, specchiata e democratica". Così in una nota Tony Della Pia del Prc Irpino interviene sul caso del debito cumulato dall'ente di corso Europa per 150 milioni di euro su cui è intervenuta la Procura.

"Alla volontà  popolare dell'epoca nessun governo (tecnico, di centro destra e di centro sinistra) ha mai dato seguito, infatti si sono aperte le porte alle privatizzazioni ed alla gestione bizzarra  di un bene primario. Infrastrutture colabrodo, bollette salate, disservizi, assunzioni/ gestione del personale  clientelari e sprechi sono il frutto di scelte  politiche. L'ente dopo aver accumulato circa 150 milioni di euro di debiti rischia il fallimento, la magistratura visti i "libri contabili" e' intervenuta in tal senso. Questa soluzione nasconde risvolti pericolosi, il rischio si chiama privatizzazione , sarebbe una catastrofe per gli interessi generali. Noi da anni denunciamo tutto ciò, insieme a pochi altri, avevamo ragione. Il governo deve intervenire,  riassetto economico,  riqualificazione della rete, oculata gestione e formazione del personale, eliminazione degli sprechi sono priorità; ma soprattutto serve agire per tutelare il valore pubblico di un bene comune liberandolo dalle mani di lobbisti e faccendieri".