Sono arrivati alle sedici in punto a Flumeri, come da programma, i ministri Patuanelli e Di Maio, accompagnati dal sottosegretario Sibilia e i deputati Maraia e Gubitosa. Una visita strategica per il futuro dello stabilimento ufitano al centro di un piano di rilancio che punta sulla produzione italiana di qualità.
I due ministri scortati da una ampia delegazione hanno fatto un tour nella fabbrica, e hanno voluto salire a bordo dei pullman prodotti all'interno della Industria Italiana Autobus. Entrambi hanno apprezzato il lavoro degli operai.
L'amministratore delegato De Filippis ha illustrato il piano di rilancio. Un piano industriale che guarda al futuro. Unica vera incognita la partecipazione o meno di Invitalia come socio. Dopo il flop dell'ingresso del privato l'azienda punta alla quota pubblica di partenariato. Un toru a cinque stelle, dunque, nell'ex Irisbus che guarda al futuro con maggiore serenità dopo le commesse arrivate direttamente dalla Capitale.
Confronto con i segretari dei sindacati ed i lavoratori per illustrare le iniziative per il decollo dello stabilimento di valle Ufita.
Le organizzazioni di categoria ed i rappresentanti degli operai chiedono maggiore impulso al processo di ristrutturazione e reindustrializzazione, nuovi investimenti e la definizione di una tempistica precisa entro cui la fabbrica possa ripartire a pieno regime.
Una rappresentanza del consiglio di fabbrica con i delegati del Fismic, della Ugl metalmeccanici e della Failms ha consegnato ai ministri Di Maio e Patuanelli una petizione: “Invito alla coerenza” perché la fabbrica resti in mano pubblica. I sindacati chiedono inoltre la ripresa del confronto ministeriale sulla vertenza.
Fuori dallo stabilimento le vertenze dell'Irpinia con tanto di striscioni, dalla Novolegno, alla Fib Sud di Nusco e la Conad di Lioni.