"A Solofra aumenta la cassa integrazione, distretto a rischio"

L'allarme della Cisl di Esposito: subito lavori per riqualificare e tutelare l'economia

Solofra.  

Vertenze e riassetti, scatta l’allarme del sindacato sulle vertenze lavoro aperte in Irpinia. Dall’indotto Whirlpool al palo in provincia di Avellino, che fa tremare il settore, al riassetto dell’Alto Calore, che preoccupa i sindacati per i livelli occupazionali e costi da affrontare, Giovanni Esposito, Femca Cisl Irpinia Sannio,  restituisce un quadro a tinte scure del comparto, partendo dal distretto di Solofra dove i livelli di cassa integrazione salgono, ma non c’è ancora un progetto serio di riassetto urbanistico per un distretto cuore pulsante dell’economia in Irpinia. Le lentezze in regione rallentano il completamento dei lavori di sistemazione e completamento del depuratore e Esposito precisa come i livelli di inquinamento del Sarno non dipendano dal solo distretto conciario.

Indagini serrate e progetti di messa in sicurezza sui sistemi di controllo del rispetto dell’ambiente. L’appello di Esposito suona forte e chiaro all’indirizzo di Palazzo Santa Lucia, perché attivi politiche integrate di ripensamento dei sistemi industriali.

“Dai dati del mese di ottobre 2019 si evince che mediamente l’80% della cassa integrazione approvata in provincia di Avellino viene da aziende di nostra competenza. Il 40% riguarda il distretto industriale di Solofra. Ultimamente ci sono 200 lavoratori in più in cassa integrazione e questo non ci tranquillizza”.

In merito alla riorganizzazione interna dell’Alto Calore Servizi, Giovanni Esposito ha affermato: “Certamente noi terremo alta l’attenzione perché la riorganizzazione non deve aggravare i costi ma deve fare in modo che si organizzi il lavoro all’interno dell’azienda”.