Avellino resta nella parte bassa della classifica per la qualità della vita in Italia. E’ solo 83esima su 107. Si consola con il secondo posto in Campania (dietro Benevento), ma gli indici di “vivibilità” restano al minimo in quasi tutti i settori presi in considerazione: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, tempo libero e turismo.
Una rapida risalita. L’Irpinia è tornata ai livelli del 2017. Auspicabile è una ulteriore e decisiva risalta dai bassifondi.
La provincia irpina, l’anno scorso caduta al 105esimo posto, nel 2019 ha decisamente risalito la china secondo i parametri fissati dalla prestigiosa rivista: oggi è 83esima su 107 province, scalando oltre 22 posizioni. Anche se rimane sempre decisamente nella parte bassa della classifica italiana.
In generale, la qualità della vita migliora in Italia in 65 province, dunque il trend è positivo. In queste ore anche il Sole 24 ore ha analizzato le province italiane ma dal punto di vista economico. In particolare è stato comparato l’indice di rischio finanziario, ovvero il rapporto tra redditi dichiarati e ratua media annua da rimborsare: gli avellinesi rislutano indebitati fino al collo, tra gli ultimi quindici posti in Italia con 316 euro al mese di rata media di finanziamento per l’acquisto di beni e servizi.