Ex Irisbus, niente stipendi: richiesta urgente tavolo al Mise

I sindacati non si fidano e chiedono l'intervento del governo

Intanto prendono il via i lavori per l'adeguamento degli impianti. Ma l'azienda non ha liquidità

Flumeri.  

Inaccettabile la situazione che si è creata nei due stabilimenti dell'Industria Italiana Autbus. Il mancato pagamento degli stipendi rappresenta un grave problema per centinaia di lavoratori e le loro famiglie oltre che per il rilancio industriale dell'azienda. 

Così in una nota inviata al Ministero del Lavoro, indirizzata al segretario Giorgio Sorial, le organizzazioni sindacali di Fim Cisl, Fiom Cgil ripropongono con forza la vertenza dell'ex Irisbus e chiedono un incontro urgente per affrontare e risolvere i rpoblemi che hanno portato al mancato pagamento degli stipendi.

Gli operai sono disorientati. In queste ultime ore si è parlato di rilancio e reindustrializzazione per arrivare finalmente alla costituzione di un polo unico di produzione degli autobus. L’arrivo di una gru e dei primi materiali per la sistemazione della copertura segnano la partenza di una nuova fase che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, quando tutti i lavoratori dovranno tornare in fabbrica per una ripresa produttiva a pieno regime. 

In questa fase sono al lavoro 95 addetti ed altri 23 sono impegnati in trasferta per attività di service. Ma c'è carenza di liquidità economica.
L'azienda ha, però, rassicurato i rappresentanti sindacali, annunciando l’imminente definizione di un’intesa per l’accesso al credito attraverso
un’anticipazione sulle fatture. Un risultato che dovrebbe essere definito già nei prossimi giorni e che consentirà di riprendere pagamenti regolari, nonostante i ritardi accumulati negli incassi per le consegne già effettuate.
Del resto, l’azienda sta anticipando pure i fondi per la cassa integrazione che l’Inps non ha ancora erogato in attesa di una verifica dei lavori realizzati.