Il Centro per la Valorizzazione delle Aree Rurali e delle Economie Locali “Casa Loreto” sarà inserito nella rete rurale nazionale per la programmazione dell’agenda europea 2014-2020, e si candida a guidare il rafforzamento delle politiche nel campo dell’agricoltura immaginate dal Dicastero di Maurizio Martina per incrementare il Pil di tutta l’Italia meridionale. L’intervento del funzionario del Ministero per le politiche agricole Corrado Martinangelo in occasione della presentazione del protocollo d’intesa a Sant’Angelo dei Lombardi per l’istituzione del centro per le aree rurali ha confermato la ferma intenzione del Governo di scommettere sul ruolo guida del centro altirpino.
Ad accogliere gli ospiti nella sala convegni dell’Episcopio, il sindaco cittadino Rosanna Repole e il presidente e il coordinatore del Gal, Agostino Pelullo e Mario Salzarulo, che hanno condiviso i messaggi giunti dall’Expo di Milano da parte di alcuni rappresentanti istituzionali che avrebbero dovuto presenziare all’appuntamento altirpino.
Al tavolo, un ricco parterre di relatori che ha illustrato il contributo da investire nel partenariato sottoscritto a Sant’Angelo per dare inizio ad un’autentica rivoluzione nel comparto primario. Non sono mancati, ovviamente, i riferimenti all’apertura e al sostegno del Progetto Pilota, che apre di fatto un corridoio preferenziale per l’accesso alle risorse comunitarie. Martinangelo ha confermato non solo la visione già illustrata in precedenti incontri di costruire intorno al centro di ricerca di Casa Loreto un distretto rurale di respiro regionale, ma ha addirittura rilanciato la possibilità di “reinterpretare” la questione meridionale, avanzando il progetto di un forum interregionale sulle politiche agricole per recuperare coesione e unità.
Il centro restituisce all’agricoltura una posizione di primo piano delle politiche agro alimentari, affiancando ricerca e innovazione. Martinangelo accoglie la proposta avanzata dal coordinatore del Gal Cilsi Mario Salzarulo di promuovere un forum interregionale con Campania, Puglia e Basilicata sulla misura 124 del Piano di Sviluppo Rurale, e annuncia la presenza in Alta Irpinia del direttore generale dello sviluppo rurale. L’impegno chiesto al Governo però, dovrà essere quello di omologare la rendicontazione dei progetti del Gal a tutti gli altri bandi comunitari, in scadenza il 31 dicembre 2015. “Diversamente i Gal dovranno restituire all’Europa una buona fetta di fondi dell’agenda 2007-2013, privandoci della possibilità di garantire interventi necessari” come ha spiegato Salzarulo.
Infine l’affondo politico da parte di Martinangelo, che si è detto “amareggiato come campano per la mancata approvazione del piano di sviluppo rurale 2014-20 presentato dalla Regione Campania. Noi abbiamo bisogno di un governo che abbia una sua autonomia dalla politica: mi auguro che il 2 giugno si riprenda il Manifesto di Matera promosso da Bassolino, oppure siamo destinati ad essere mohicani. La programmazione interregionale può essere un valido aggregante per recuperare coesione e unità” ha concluso.
Elisa Forte