Sette aziende per salvare Villa Biondi: ultimatum alle suore

Incontro decisivo in Prefettura. Si avvicina la data nella quale le suore dovranno scegliere.

Sette proposte sul tavolo: aziende del capoluogo e altre del Vallo Lauro baianese. Adesso tocca alle suore prendere una decisione. In ballo il futuro dei dipendenti.

Lauro.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sette aziende per salvare l'istituto assistenziale di “Villa Biondi” a Lauro: l'ultima parola spetta alle suore della Casa delle figlie della Carità. Ma dovranno decidere in fretta: entro il 20 dicembre. E non per il nuovo anno, come avevano richiesto questa mattina alla presenza del viceprefetto di Avellino. Fondamentale in questo senso il lavoro svolto dal sindaco Fp Cgil Marco D'Acunto.

In Prefettura , c'è stato l'incontro fra i rappresentanti delle suore, la Fp Cgil e una rappresentanza istituzionale del Comune di Lauro.

Come vi abbiamo anticipato, sono sette le proposte sul tavolo per Villa Biondi. Si tratta di alcune aziende di Avellino e di altre che hanno sede nel mandamento baianese. Undici i lavoratori licenziati in attesa di conoscere il proprio futuro. Maestranze che attualmente stanno usufruendo del bonus transattivo in seguito al licenziamento.

«Bonus – ha chiarito D'Acunto – non infinito. Le suore devono decidere in fretta. Proprio per assicurare il futuro di questi lavoratori».

L'incontro di oggi arriva al termine di una vicenda piuttosto ingarbugliata. Da settembre, data nella quale sono stati comunicati i licenziamenti, ci sono state diverse manifestazioni di interesse da parte di imprenditori. Si è parlato di svolgere a Villa Biondi attività destinate agli anziani, come accadeva un tempo. Poi, però, non si è arrivati a una conclusione della vicenda.

Questa mattina il vicesindaco ha anche annunciato di essere pronto a sostenere la causa dei lavoratori. E agevolare la rinascita di Villa Biondi attraverso iniziative che agevolino la gestione della struttura. Come detto: tutti aspettano di conoscere la scelta delle suore.