Mirabella, al via la cinque giorni sulla sicurezza

Esperti e professionisti a confronto: si presenta la stanza anti-sismica

Mirabella Eclano.  

 

Prenderà il via domani la cinque giorni dedicata alla prevenzione sismica voluta dall’Ordine degli Ingeneri di Avellino, in collaborazione con Madis Costruzioni srl di Pescara, Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Ordine degli Architetti, Collegio dei Geometri e Provveditorato agli Studi. Da domani al 27 aprile Mirabella Eclano ospiterà esperti del settore, come il professore Luigi Petti del Dipartimento di Ingegneria delle Infrastrutture dell’Università di Salerno. In teleconferenza da Roma è previsto l’intervento del geologo Maurizio Pignone, che parlerà in particolare della conoscenza del terremoto. Previsti poi gli interventi dei presidenti degli Ordini degli ingeneri di Avellino e l’Aquila, Antonio Fasulo e Elio Masciovecchio. Interverrà anche il presidente dei Costruttori di Avellino Giuseppe Scognamillo. La dottoressa Ines Giannini, dirigente dell’Area di Protezione civile della Prefettura di Avellino, relazionerà su: “Come affrontare il terremoto: piani d’emergenza”, insieme all’ingegnere Nazario Parente, commissario provinciale dei Vigili del Fuoco di Avellino.

Prevista la presentazione della “Madis Room” effettuata direttamente dall’inventore del brevetto, Piero Antonio D’Antimo, consigliere nazionale Ance. Nata dalla tragica esperienza del sisma aquilano, la stanza antisismica è un dispositivo salvavita passivo in grado di proteggere ogni famiglia dal terremoto. Un brevetto italiano al 100%, un esempio di innovazione tecnologica e impegno sociale. Sarà possibile anche effettuare una visita guidata al prototipo, una suggestiva esperienza con lieve simulazione del sisma. Prevista anche una mostra fotografica “Sisma Irpinia 1980 e sisma Aquila 2009”. Al saluto di benvenuto di domani pomeriggio, sono previsti gli interventi del Vescovo di Avellino, del Prefetto, del Presidente della Provincia, del comandante dei vigili del Fuoco, dei sindaci di vari comuni dell’Alta Irpinia e dei dirigenti scolastici di alcuni istituti di II Grado.

Marco Grasso