Ex Irisbus al palo, Zaolino all'attacco

Fismic, Ugl e Failms in trincea. Accuse alla Fiom

Avellino.  

Troppi ritardi su cassa integrazione e investimenti, è arrivato il momento di fare chiarezza sul futuro della Irisbus. L'allarme arriva dai segretari di Fismic, Ugl e Fismic stamane in conferenza stampa per fare il punto sul futuro dello stabilimento di Flumeri. Il segretario del Fismic Giuseppe Zaolino è preoccupato. «Del Rosso deve venire in Irpinia al più presto per spiegarci quello che sta succedendo. Non è accettabile che a fronte di un'azienda che continua a lavorare a ritmo serrato, ce ne sia un'altra immobile». Critiche anche alla Fiom Cgil. «Davvero non capisco il suo atteggiamento. A Bologna è battagliera e ferma lo straordinario, qui, invece, continua a dire che va tutto bene». A Flumeri, fatta eccezione per i 16 lavoratori trasferiti a Bologna ed i due pullman targati Bredamerini in collaudo, è tutto fermo. «Viviamo con l'anticipazione di 500 euro al mese, è tutto fermo», incalza il rappresentante della Failms Giulio Battista. «In fabbrica non c'è ancora il collegamento internet. L'azienda deve rispettare gli impegni. A maggio era previsto l'avvio delle attività di revamping dei pullman già in circolazione ed il ritorno dei primi 47 lavoratori, ma, francamente, mi sembra alquanto improbabile». Si rivolge alla politica il segretario dell'Ugl Antonio Oliviero. «Il nostro auspicio è che la campagna elettorale sia occasione di confronto e proposta, e non di promesse e proclami. Alla politica chiediamo impegni certi, al di là delle logiche di appartenenza». 

Marco Grasso