Le proteste di alcune mamme, che, arrabbiate ed infastidite, hanno chiamato con solerzia i sanitari dell’Asl di Baiano, unitamente alla presenza di polvere e calcinacci sui banchi e nelle classi poste al primo piano dell’edificio di viale Montevergine, inducono la preside della scuola “Manzoni”, la professoressa Annamaria Labruna, a disporre, con proprio decreto, la chiusura dell’istituto e la conseguente sospensione delle attività didattiche fino a sabato. Dunque, alle elementari di Mugnano del Cardinale la campanella risuonerà direttamente la prossima settimana. La preside Labruna, rammaricata spiega quanto accaduto, smorzando le polemiche.
«Mi dispiace per il disagio procurato, non pensavo di trovare la scuola così impolverita. Avevamo fatto dei controlli il 5 gennaio, le condizioni non erano così disastrose, ma purtroppo in un cantiere la polvere si riproduce facilmente», ha spiegato ad Ottopagine. Quanto alla sospensione delle attività didattiche, la dirigente Labruna riferisce di aver preso lei la decisione, dopo aver ricevuto una formale comunicazione dall’Asl di Baiano nella quale si invitava a prendere in esame il provvedimento in assenza di una migliore e più efficiente delimitazione del cantiere. Così è stato. Già da ieri mattina la ditta incaricata sta procedendo all’innalzamento di pannelli sino al soffitto in modo da non consentire alla polvere del cantiere al piano terra di risalire al livello superiore, dove da lunedì riprenderanno le lezioni per le otto classi della scuola primaria. «Era l’unica strada praticabile nell’interesse della comunità scolastica - prosegue la preside della “Manzoni” - Purtroppo i lavori, che sarebbero dovuti terminare entro l’anno, si sono prolungati. E’ vero, la polvere e i calcinacci ci sono e prima di sabato non siamo in grado di riportare gli spazi scolastici nelle condizioni ottimali».
Rocco Fatibene