Mario Vanni, 46 anni è da maggio scorso il nuovo sindaco di Altavilla Irpina. In pochi mesi l’amministrazione comunale ha portato nuova linfa in comunità. Nuove conquiste che riscattano gli altavillesi e valorizzano il territorio. Da una più consapevole raccolta differenziata all’urbanistica partecipata passando per le giornate di studi sull’agricoltura e la letteratura verghiana. Ma anche utilizzo capace delle nuove tecnologie: il comune di Altavilla ha all’attivo un ottimo e aggiornato sito web, come pochi in provincia. « Stiamo lavorando per migliorare » spiega Vanni. «Ancora adesso stiamo cercando di sanare lo spreco di risorse degli anni passati. Per capire la condizione in cui versava l’ente basta pensare alla questione della difficoltà a quantificare i debiti. Difficoltà, che , senza fare dietrologia, asfissiavano l’attività amministrativa». Vanni fa riferimento al mutuo di cui l’amministrazione comunale si è fatta carico per ristrutturare le finanze locali :« abbiamo adottato delle misure per la riduzione delle spese correnti, operazioni sulle risorse del personale, riducendo le figure apicali. Potevamo dichiarare il dissesto finanziario ma abbiamo preferito optare per un risanamento dell’ente per lo sviluppo del paese e un miglioramento di servizi e opportunità». Nello specifico, infatti: «con la gestione diretta di alcuni servizi, abbiamo definitivamente risolto problemi come il pagamento delle lampade votive, ad esempio».
Le azioni messe in atto, dall’amministrazione guidata da Vanni sono tutte tese a realizzare opere pubbliche che abbiano anche e soprattutto un valore culturale. «Dopo 50 anni il comune di Altavilla Irpina torna a gestire il Palazzo De Capua. L’atto pubblico che abbiamo fatto l’altro ieri è significativo soprattutto per un cambio di prospettiva del paese. Ma non solo, abbiamo intenzione di recuperare il centro storico incentivando e offrendo vantaggi fiscali per chi intende investire con attività commerciali, artigianali o semplicemente per chi scegli di risiedere o ristrutturare un immobile nel cuore antico di Altavilla. Per tre anni non pagheranno imposte».Tutto questo fa parte di un ampio progetto di recupero del centro storico che è la memoria viva della comunità altavillese: «tra non molto sottoscriveremo un protocollo d’intesa con il dipartimento di Economia dell’Università di Benevento in modo da portare l’eccellenza nel nostro territorio».
Un recupero partecipato, perché Vanni è attento a quel senso di comunità che si lega alla morfologia del territorio:«il workshop di urbanistica partecipata avviato in questo periodo nasce dal desiderio di lavorare insieme ai cittadini per costruire insieme e ricordare il sentiero di San Bernardino e l’antica fontana “Abbascio” risalente al XII secolo». Un progetto ambizioso ma necessario perché«Altavilla è un paese ricco di cultura, tradizioni , storia ma anche di risorse primarie (come la nocciola, che presto avrà un marchio di qualità). Penso al fermento culturale ma anche alla solida tradizione religiosa con il suo santuario e il rito dei Battenti». La prospettiva di Mario Vanno ingloba tutto con eleganza senza esagerazioni, tende a valorizzare quello che c’è, come l’interesse alla storia della comunità: « come la cultura contadina che nel museo “Della gente senza storia” vede il suo culmine. E’ un elemento d’interesse, per questo punteremo molto sul suo rilancio. Infine, non bisogna dimenticare la biblioteca comunale che con i suoi 10.000 volumi donati da un concittadino rappresenta il nostro orgoglio. La biblioteca è ospitata in un edificio storico attorno al quale si svolgono tante iniziative culturali. C’è un fascino discreto che avvolge questo paese e noi vogliamo portarlo alla luce».
Ma quali sono i pro e i contro della nostra provincia?«Nel nostro territorio per usare un’espressione nota: c’è l’offerta ma manca la domanda. Mi spiego meglio: ci sono tutti gli elementi per poter offrire benessere e una buona qualità della vita ma manca la richiesta, manca lo stimolo. Negli anni siamo stati amministrati dall’ottusità. Oggi ad Altavilla vogliamo riscattarci dall’immobilismo e uscire fuori dall’indolenza di questo territorio. Siamo per la condivisione e il dialogo anche con chi è sempre critico nei nostri confronti. Il lavoro di questa amministrazione è rivolta verso la rinascita del paese». Lo spreco di energie e risorse negli anni passati non ha demolito il paese. «Oggi possiamo dire che l’amministrazione qui ad Altavilla è totalmente partecipata: il nostro lavoro è un atto di volontariato per amore della comunità, abbiamo rinunciato alle indennità di carica». Tra i progetti che ci anticipa Vanni, c’è il rifacimento del centro storico e della rete idrica. «Priorità alle opere pubbliche per cui non trascureremo i Bandi comunitari volti all’animare le aree rurali».