Atripalda, sosta "mista" fino a fine mese

Controllo affidato alla Polizia municipale, ma la gestione sarà esternalizzata

Atripalda.  

Sono entrati in funzione 12 parcometri (su 16 installati) che “coprono” circa 300 aree blu: la gestione della sosta in città comincia a cambiare, ad evolversi. Le strade in cui non sono stati attivati i parcometri sono via San Nicola, piazza Cassese (nella foto) e via Cassese perché circa 120 posti auto oggi “liberi” dovrebbero diventare a pagamento dopo aver modificato la segnaletica orizzontale, cioè le strisce da bianche dovranno diventare blu. Per il momento, quindi, i parcheggi dove è previsto il pagamento sono gli stessi di prima e la tariffa oraria è sempre di 50 centesimi, almeno fino al 31 marzo, cioè fino a quando sarà possibile utilizzare ancora i grattini venduti negli esercizi commerciali convenzionati con il Comune, poi si vedrà. La giunta, infatti, ancora non ha deciso chi dovrà gestire i parcometri: il controllo sull’esposizione spetterà certamente alla Polizia municipale, ma tutto il resto (scassettamento e contabilità in particolare) ancora non è chiaro. Quasi certamente la gestione sarà affidata all’esterno, ad una cooperativa sociale (almeno questa era l’intenzione della giunta) attraverso una gara d’appalto con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Tuttavia non è escluso, almeno stando alle voci che si rincorrono, che potrebbe essere percorsa la strada più veloce dell’affidamento diretto, ma resta da verificarne la fattibilità. Ancora non è chiaro, poi, se ed a quale importo mensile saranno attivati gli abbonamenti per i residenti perché sarà necessario tenere in debita considerazione sia la possibilità di concedere agevolazioni ma anche di favorire il ricambio di veicoli nelle aree blu. In ogni caso, a partire da fine mese, il Comune comincerà a pagare 5.500 euro mensili per 24 mesi alla ditta fornitrice, la Automaten Technik Baumann. I parcometri che sono dotati, oltreché di piccoli pannelli solari per l’approvvigionamento di energia elettrica, soprattutto di una scheda telefonica, ovvero una sim dati già attivata, in grado di inviare le necessarie informazioni ad un server remoto a cui si può accedere da qualunque dispositivo connesso ad internet per controllare, per esempio, il raggiungimento della capacità massima di monete oppure eventuali anomalie.