«Il partito democratico di Cervinara, allargato alle forze di centro sinistra, alle forze moderate e al mondo dell' associazionismo, gruppi politici e movimenti, è pronto a mettere in campo le migliori forze e le migliori idee per dimostrare ai cittadini che un altro modo di fare politica esiste». Così, in una nota, il segretario di circolo del Pd Pina Cillo, che ha replicato alla lettera a firma di 86 iscritti del partito che ne hanno contestato la gestione. Il Pd «si pone come protagonista per la costruzione di una chiara e netta alternativa all'attuale amministrazione che, alla luce del recente accordo Udc e Forza Italia, èchiaramente di centro destra. La coalizione si costruirà intorno ad un programma di centro sinistra, guidata da un sindaco Pd».
Questo il comunicato odierno del segretario. Ieri, però, era arrivata una durissima missiva a firma di 86 iscritti, che hanno messo nero su bianco tutte le proprie preoccupazioni sul modo in cui il Pd di Cervinara si sta avvicinando alla campagna elettorale per le amministrative. Nella quale c'era un durissimo atto d'accusa nei confronti del segretario cittadino, Pina Cillo. «Le prossime amministrative – scrivono i militanti – rappresentano una preziosa occasione per il Pd per rilanciare un’idea di amministrazione comunale della gente e per la gente. Ora come non mai occorre rimettere al centro Cervinara e le sue problematiche, creando le condizioni perché ciascun soggetto possa dare il proprio contributo per il miglioramento della qualità della vita delle nostre famiglie. E’ necessario far partire dal basso un’azione di pieno coinvolgimento di tutte le energie sane del paese. Un’azione siffatta richiede coesione e senso di responsabilità da parte del gruppo dirigente locale. Esige, soprattutto, la capacità, da parte di chi ha l’onore e l’onere, che solo gli iscritti gli hanno assegnato, di guidare il partito, di fare scelte responsabili che abbiano come unico obiettivo il bene del paese, mettendo da parte personalismi e ricerca spasmodica di posizionamenti o collocazioni personali. Richiede, più di ogni altro, il coinvolgimento pieno degli iscritti al Pd che, da Statuto, sono i soggetti fondamentali della vita democratica del partito», è il monito.
Perché uno dei problemi sottolineati dai diretti interessati è proprio il dialogo: «L’auspicio è che questa consapevolezza venga al più presto recuperata dal segretario del circolo Pd di Cervinara che in tutti questi anni – è la reprimenda – non mai ha avuto la sensibilità di ascoltare la voce degli iscritti, attraverso la convocazione dell’assemblea, quale organo fondamentale del circolo, negandoci quel diritto alla partecipazione alla vita politica interna ed all’attività del circolo stesso, diritto previsto e tutelato dallo statuto. E’ bene che si ponga fine a quella pratica di vecchia politica per cui le decisioni si prendono nel chiuso di una stanza o, peggio ancora, a casa di qualcuno, tra pochi intimi. Il Pd non è questo. Gli iscritti meritano altro. Per questo ci aspettiamo dal gruppo dirigente locale uno scatto di responsabilità, un sussulto di dignità». Una presa di posizione netta che apre una profonda spaccatura nella sezione cervinarese: «Chiediamo al segretario del circolo di porre fine allo spettacolo indecoroso cui si sta assistendo in questi giorni per cui le determinazioni che dovrebbero appartenere al Pd vengono prese altrove, ad opera dei soliti manovratori, vecchi arnesi della politica che nulla hanno a che vedere con il Pd e di dare la parola agli iscritti, vera anima del Partito Democratico. Noi – è la conclusione battagliera dei firmatari – non seguiremo scelte che non ci vedano coinvolti».
di Giovanbattista Lanzilli