Avella, caos nella Fondazione: si dimette Siniscalchi

La motivazione: «Si è spettatori di progetti ed eventi imposti dall'alto»

Avella.  

Andrea Siniscalchi si dimette dal direttivo della Fondazione Avella Città d'Arte. Le motivazioni alla base della decisione sono spiegate dall'interessato in una nota affidata agli organi di stampa. Ecco i passaggi salienti del comunicato. «Nella premessa dello Statuto della Fondazione si può leggere che la missione fondante ed istituzionale della Fondazione è quella di realizzare un sistema turistico locale in grado di innescare dinamiche virtuose di sviluppo economico e sociale. Queste le parole chiavi che mi hanno spinto ad accettare di entrare nel C.d.A. E’ con questo spirito che ho collaborato all’interno del consiglio di amministrazione, assieme agli altri membri, dedicando tempo ed energie affinchè questa missione fosse svolta nel migliore dei modi», afferma Siniscalchi.

«Negli ultimi tempi, quello che doveva essere il faro guida del nostro operare, è andato via via scemando - aggiunge Siniscalchi - La Fondazione è divenuta una mera spettatrice di progetti, eventi e manifestazioni che non la coinvolgevano per ciò per cui è nata. Mi è parso giusto fare un passo in dietro. Non vedo complotti, voci di dissenso o disaccordi sulla gestione degli ultimi eventi o un abbandonare la nave in vista della prossima scadenza del consiglio stesso. Vero è, tuttavia, che bisogna ancora integrare meglio quella che è l’espressione, il frutto della vita associativa del nostro territorio secondo lo spirito coordinatore della Fondazione. Io parlerei piuttosto di coerenza. A riguardo mi piace ricordare una frase del Presidente della Repubblica Sandro Pertini che affermava: “Coerenza è comportarsi come si è e non come si è deciso di essere”. Nè ironicamente parlando, mi si potrà accusare di avere la colla sotto la poltrona».