Multe e canoni di fitto, Equitalia sta passando all’incasso. Ammonta a quasi mezzo milione di euro, infatti, il credito che il Comune vanta nei confronti di coloro i quali non hanno pagato una contravvenzione elevata nel triennio 2010-2012 oppure il canone di fitto nel triennio 2009-2011. Nei giorni scorsi, il responsabile del settore Vigilanza, Enrico Reppucci, ha approvato i ruoli ordinari per la riscossione dei proventi delle sanzioni pecuniarie relative alle violazioni al Codice della strada effettuate negli anni 2011 (156.818 euro) e 2012 (43.292 euro), sulla scia di quanto aveva già fatto qualche mese il suo predecessore, Domenico Giannetta, per l’anno 2010 (26.976 euro). A conti fatti, dunque, il Comune di Atripalda dovrà riscuotere attraverso Equitalia la somma di circa 227mila euro per multe non pagate nel triennio 2010-2012, già inserite nei rispettivi consuntivi e rientranti ora nei cosiddetti residui attivi. Ma Equitalia sta anche riscuotendo i canoni di fitto non pagati nel triennio 2009-2011 i cui ruoli furono approvati nel secondo semestre del 2012. Il credito complessivo sfiora i 335mila euro, di cui più della metà (172mila euro) solo per gli alloggi popolari di contrada Alvanite, ma sono significativi anche i mancati incassi per i box artigianali di via San Lorenzo (45mila euro) e del mercatino rionale dell’ex contrada Santissimo (32mila euro). Le altre voci minori riguardano gli alloggi di via San Giacomo, i locali di piazza Garibaldi e le palestre comunali. I ruoli del triennio successivo, 2012-2014, non sono stati ancora approvati, ma parte che la situazione sia un po’ migliorata anche grazie alla possibilità che gli assegnatari degli alloggi popolari hanno di scomputare dai canoni le spese di ristrutturazione, possibilità che sembra sia stata sfruttata già almeno in una ventina di casi.
Multe e canoni, cartelle in arrivo
Ammonta a quasi mezzo milione di euro il credito che il Comune vanta nei confronti dei morosi
Atripalda.