Elezioni, ancora in dubbio la candidatura di Paolo Spagnuolo

L’ipotesi non si può del tutto escludere

Atripalda.  

La candidatura del sindaco Paolo Spagnuolo alle prossime elezioni regionali è un’ipotesi che ancora non si può scartare. Nel qual caso, a meno che non trovi qualche espediente (come il suo collega di Agropoli), il primo cittadino dovrà necessariamente dimettersi entro un mese, costringendo la città a tornare alle urne. Si tratta, appunto, solo di una ipotesi, piuttosto remota, ma che nessuno si sente di scartare perché ancora non si conoscono coalizioni, liste e candidati. Il sindaco Spagnuolo, in qualità di coordinatore provinciale di Scelta Civica, se volesse potrebbe certamente occupare uno dei quattro posti in lista riservati agli irpini, ma il punto non è questo: con quali possibilità di elezione? In altre parole: Spagnuolo rinuncerà mai alla poltrona di sindaco per tentare la difficile scalata a Palazzo Santa Lucia? Ma la domanda è anche un’altra: Scelta Civica sosterrà il candidato del centrosinistra, Enzo De Luca, o il governatore uscente Stefano Caldoro? Almeno a giudicare dalla netta presa di posizione del neo segretario nazionale di Scelta Civica se il candidato del centrosinistra sarà il “condannato” Enzo De Luca, Scelta Civica non lo sosterrà, ma non sembra così scontato. In Irpinia, il movimento che fondò l’ex premier Mario Monti, ha realizzato finora un percorso politico esclusivamente nel centrosinistra. Così come il sindaco Spagnuolo guida ad Atripalda una maggioranza di centrosinistra, in cui lui per primo ha creduto nel 2012 quando si è offerto di guidarla. E se Soagnuolo è al vertice del Consorzio dei servizi sociali è perché è sceso a patti col PD. Insomma, sarebbe un po’ troppo complicato, anche se non impossibile, spiegare agli elettori un passaggio di campo così netto e repentino. Tuttavia, i giochi non sono ancora fatti e tutto può ancora accadere.