Più che un comitato festa sarà un ristretto gruppo di collaboratori di don Enzo De Stefano: è questa l’ipotesi che sta circolando con una certa insistenza per l’organizzazione delle future festività patronali. Nessuno si è fatto ufficialmente avanti e anche l’ultimo appello del parroco è rimasto praticamente inascoltato. Il prelato ha esortato i fedeli ad impegnarsi per salvare la tradizione dei festeggiamenti patronali, ma nessuno ha accettato l’invito. Solo l’impegno di un gruppo di persone che facevano parte del vecchio comitato ha evitato che San Sabino di febbraio venisse festeggiato in tono minore. Ma da quel giorno niente è cambiato. Don Enzo pare ne abbia anche parlato col sindaco Spagnuolo, per giungere insieme alla conclusione che se davvero nessuno dovesse farsi avanti sarà l’Amministrazione comunale a farsi carico dei festeggiamenti civili lasciando alla parrocchia quelli religiosi. Ed il primo cittadino avrebbe già dato una disponibilità di massima ad organizzare la festa di settembre a patto che si cominci a pensarla con largo anticipo, indicando in Fabiola Scioscia, Flavio Pascarosa e Raffaele Barbarisi i consiglieri ai quali don Enzo farà riferimento per concordare il programma ed evitare sovrapposizioni fra quello religioso e quello civile. Dunque, se nessuno davvero si farà avanti per raccogliere l’eredità del comitato festa San Sabino sarà ancora una volta l’Amministrazione comunale ad organizzare i festeggiamenti. Tuttavia, può anche darsi che non ce ne sarà bisogno perché almeno tre persone hanno già fatto sapere a don Enzo che sono disposti ad affiancarlo. Anna De Maio, Carmine Pesca e Paolo Maffeo sono pronti ad offrire la propria disponibilità, chi per gestire la cassa, chi per pensare al programma e chi per preparare la chiesa. Non un vero e proprio comitato, dunque, ma un ristretto gruppo di collaboratori del parroco, ai quali con ogni probabilità se ne affiancheranno altri sotto data se sarà necessario. Almeno questa è l’intenzione e l’ultima parola spetta a don Enzo.
Comitato San Sabino, ecco i primi nomi
Un ristretto gruppo di lavoro sarebbe pronto ad affiancare don Enzo De Stefano
Atripalda.