Profughi: è polemica tra maggioranza e opposizione

Continua il dibattito di Angelo Iandolo sul tema dell'accoglienza a Mercogliano.

Mercogliano.  

Botta e risposta tra Angelo Iandolo di Mercogliano Cambia e il consigliere di maggioranza Giacomo Dello Russo sul tema dell’accoglienza ai profughi nella cittadina ai piedi del Monte Partenio. La questione è stata sollevata, un paio di giorni fa, dallo stesso Iandolo in una nota alla stampa in cui si lamentava della scarsa presenza dell’amministrazione comunale in merito. Questione aperta dal recente fatto di cronaca che ha visto un giovane ivoriano “fingersi” profugo per sfuggire alle forze dell’ordine.

«Il Protocollo d'intesa stipulato in Prefettura rappresenta un atto concreto che ha coinvolto Istituzioni, sindacati e l'Istituto Tecnico Agrario con lo scopo di coinvolgere gli immigrati in attività utili a gestire il fenomeno per tutto il tempo di permanenza necessario all'ottenimento della certificazione di permesso di soggiorno per rifugiati così che poi possano spostarsi nei vari Paesi europei», ha affermato Dello Russo, delegato alle politiche sociali del Comune di Mercogliano in riferimento a quanto dichiarato dal gruppo di opposizione "Mercogliano Cambia" e continua: «l'integrazione è una strada lunga e impegnativa, momentaneamente dobbiamo vincere la diffidenza. Ci troviamo di fronte a questo fenomeno non lo abbiamo gestito noi direttamente, ce li siamo trovati sul territorio e ora cerchiamo di gestirlo al meglio possibile».

E arriva, ieri, la replica di Iandolo, stupito dalle risposte di Dello Russo e dal silenzio del sindaco Carullo:«ancora una volta il sindaco Massimiliano Carullo sceglie di non pronunciarsi sull’argomento e ritiene opportuno nascondersi dietro le affermazioni di un consigliere, il quale, nel tentativo di difendere l’indifendibile e di sviare la discussione in altri ambiti che poco hanno a che fare con la nostra interrogazione, ha comunque esternato delle affermazioni di una gravità assoluta», perché continua il consigliere di Mercogliano Cambia : «è grave affermare che il Comune è costretto a rincorrere un’emergenza e che il suo coinvolgimento è avvenuto in secondo momento: in realtà la Prefettura aveva provveduto ad informare, in merito, tutti i sindaci della provincia. Ma ancora più grave è affermare che  i cittadini possono stare tranquilli in quanto alla salute ed alla sicurezza ci pensano l’ASL e le Cooperative, che evidentemente nell’amministrazione Carullo hanno ricevuto deleghe particolari».

Nella sua replica Angelo Iandolo muove una richiesta precisa: «deve riferire per quale motivo non ha voluto che gli uffici competenti procedessero alla registrazione all’anagrafe dei profughi ed al rilascio agli stessi del documento di riconoscimento provvisorio. Questa è la domanda ed a questa domanda deve dare una risposta». Intanto domani mattina alle 10.30 è in programma un nuovo summit in Prefettura sulla questione. Alla luce di questo acceso dibattito, è opportuno precisare che profugo è un termine generico che indica chi lascia il proprio paese a causa di guerre, invasioni, rivolte o catastrofi naturali. I giovani ospitati nel territorio sono, infatti, dei richiedenti asilo: persone che, avendo lasciato il proprio paese, chiedono il riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale. Fino a quando non viene presa una decisione definitiva dalle autorità competenti di quel paese (in Italia è la Commissione centrale per il riconoscimento dello status di rifugiato), la persona è un richiedente asilo e ha diritto di soggiornare regolarmente nel paese, anche se è arrivato senza documenti d’identità o in maniera irregolare. Lo sancisce la Convenzione di Ginevra del 1951: un trattato delle Nazioni Unite firmato da ben 147 paesi.