Altavilla Irpinia rilancia la coltivazione del nocciolo

Parla il consigliere Mastrogiacomo, promotore della giornata di studi che si terrà martedì alle 18

Altavilla Irpina.  

Martedì prossimo alle  18 presso il teatro comunale "Alfredo Sardone" in piazza S. Barbara di Altavilla Irpina, si terrà un interessante convegno sulla “coltivazione del nocciolo”. La giornata di studi, promossa dall' amministrazione comunale e dal settore di Sviluppo Agricolo e Produttivo coordinato dal consigliere delegato Pellegrino Mastrogiacomo in collaborazione con la Syngenta Italia SpA , intende approfondire le tecniche di difesa integrata per migliorare la qualità del prodotto, valorizzare questa coltura di eccellenza del territorio irpino e trovare soluzioni per incrementare il reddito delle aziende agricole. Il programma definitivo e dettagliato dell’appuntamento sarà comunicato in questi giorni. «Obiettivo dell’evento è quello di discutere e rimettere al centro della programmazione politica la valorizzazione della nostra agricoltura ed ovviamente dei prodotti che la caratterizzano» ci spiega Mastrogiacomo, consigliere comunale di maggioranza.

Un frutto, quello della nocciola, che caratterizza infatti ben l’80% delle nostre terre. Ed Altavilla Irpina ben conserva questa vocazione: «si continua a coltivare il nocciolo ma qualcosa è andato perso, vuoi per la politica vuoi perché le grandi industrie hanno preferito prodotti di scarsa qualità. La nostra nocciola è più grande e più dolce, ma dobbiamo cercare di migliorare: è questa la base su cui poggia il convegno di martedì» precisa il consigliere comunale. « In passato si è cercato di mettere distanza tra la gente e la terra. La fuga in città rappresentava quasi una volontà politica per far spopolare le nostre terre, ricche non solo di risorse ma di cultura contadina. Preferendo la città i vecchi agricoltori hanno dimenticato la loro storia». Mastrogiacomo è convinto che il cambiamento è possibile: «la nuova amministrazione di Altavilla si sta impegnando in questo senso: i politici veri sono quelli che si pensano come cittadini, con le esigenze e le necessità di chi vive giorno per giorno qui al Sud. Come amministratore io sono soprattutto un cittadino che vuole dare una mano ai cittadini». 

Figlio fiero di contadini, Pellegrino Mastrogiacomo è amministratore attento al futuro «purtroppo, nel corso degli anni si è smarrita, qui ad Altavilla, una coltivazione migliorativa del nocciolo, un motivo riconducibile senz’altro alla mancanza di un indirizzo politico che s’impegnasse in un progetto di valorizzazione. Oggi dobbiamo pensare ai giovani e dalla terra possono giungere numerose opportunità. Bisogna pensare al futuro e dobbiamo farlo senza avere paura di sbagliare perché tutto è migliorabile». Tra gli esempi, Mastrogiacomo cita l’esempio del mercato a km zero, per il momento sospeso ma presto riattivo: «un vero mercato a km zero, con prodotti che vengono dal nostro paesino non da altri paesi, altrimenti che chilometro zero sarebbe? » Oltre alla coltivazione del nocciolo Mastrogiacomo ricorda anche quella della  “mela champagne”, un tipo di frutto che non ha bisogno di essere conservato in frigorifero. «Negli anni Cinquanta, c’era una massiccia produzione di questa tipologia di mele: venivano raccolte e poi conservate nelle caratteristiche “pagliare” proprio nel periodo di marzo. In casa, le famiglie erano solite metterle al centro della tavola e rilasciavano un profumo che oggi farebbe invidia ai cosiddetti profumi per ambienti». Insomma, i propositi non mancano affinché da un’agricoltura rivalutata possano sorgere idee e progetti per i giovani,  ma come ci suggerisce lo stesso Mastrogiacomo «la voglia di crederci non deve mai mancare nella nostra vita quotidiana».

                                                                                                         Marina Brancato