Si rinnova nel Vallo la tradizione dei Biancovestiti

A Lauro le processioni del Venerdì Santo

Lauro.  

Cambiano gli uomini, non le tradizioni. La Passio Christi del Venerdì Santo, la giornata in cui la tradizione incontra la pietà popolare in un momento di grande suggestione e coinvolgimento. E, come ogni anno, in Bassa Irpinia è Lauro il centro in cui i vari gruppi di figuranti fanno rivivere tutto ciò con un notevole trasporto emotivo. Il Venerdì Santo è il giorno della rappresentazione del dolore, della morte e della sepoltura di Cristo. Una giornata che rappresenta per la popolazione del Vallo di Lauro uno dei momenti dell’anno più carico di emozioni e partecipazione.

La mattina ha inizio con le processioni dei “Biancovestiti” che si muovono da ogni paese del Vallo. Fin dalle prime ore dell’alba si assiste a cortei di uomini, vestiti con un saio e cappuccio bianco, e donne, con tunica e velo marrone, che intonano i “Canti della Via Crucis” e che portano in processione i simboli della Passione di Cristo. I Biancovestiti, nel loro peregrinare, un tempo a piedi, oggi con le auto, percorrono tutti i Santi Sepolcri di Pago del Vallo di Lauro, Taurano, Moschiano, Quindici e Lauro, per poi ritrovarsi sul sagrato della Chiesa del Carmine, nella piazza centrale di Lauro, per l’ultima esibizione canora su un palco sormontato da tre croci di legno, allestito per l’occasione. Fa eccezione solo la processione di Marzano, il cui gruppo, prima di raggiungere a Lauro, si reca ad intonare i tradizionali canti presso le Catacombe di Cimitile e il Santuario di Liveri.

In ogni tappa del loro cammino i Biancovestiti, si dispongono in cerchio ed eseguono a gran voce il loro canto struggente, mentre la folla dei fedeli li segue con attenzione e commozione. Una "competizione" (si fa per dire) fatta di canti e lacrime, di rappresentazioni in abiti d’epoca e sfilate con le divise confraternali. Hanno colpito gli incapucciati di Marzano, ma anche e soprattutto i dettagli mostrati dal corteo della Pro Loco di Taurano, con tanto di bighe e cavalli. Commovente la caduta del Cristo e l’abbraccio di Maria. Bravissimi anche i quindicesi.

 

Redazione