«A Paternopoli sarà grande Carnevale. Il più grande di sempre»

Il sindaco Forgione: «Una vigliaccata la denuncia anonima. Così non colpiscono me ma la comunità»

«La Paternopoli sana avrà ancora una volta la meglio su quella dell’odio e delle minacce. Due o tre persone non rappresentano nulla di fronte a un paese che si è sentito colpito nella sua interezza. Siamo di fronte a un attacco trasversale a tutti»

Paternopoli.  

«Carnevale si farà nel pieno rispetto delle regole. Aspettiamo tutti il 7 e il 9 Febbraio a Paternopoli». Non usa giri di parole il sindaco Giuseppe Forgione. Di fatto, per il primo cittadino, il Carnevale non è a rischio dopo l'intervento di martedì sera degli agenti della Polizia di Ariano Irpino nel capannone dove erano in corso i preparativi per l’allestimento dei carri allegorici.

 

«Una “visita”, - continua il sindaco - quella degli agenti, che rientra nell’ambito dei normali controlli che vengono svolti sul territorio provinciale. Il capannone non è stato posto sotto sequestro. Stiamo vedendo il da farsi, ma Carnevale non è in pericolo». Tutto sarebbe nato da una denuncia anonima su presunte irregolarità. «Ci troviamo di fronte all’atteggiamento sbagliato di un anonimo che non ha fatto altro che ricompattare tutta la parte sana del paese e che considera una vigliaccata il suo modo di fare. Carnevale è una delle eccellenze di Paternopoli. Chi ha presentato l’esposto non lo ha fatto perché voleva attaccare il sindaco, lo ha fatto perché voleva attaccare Paternopoli nel suo complesso». «L’Amministrazione Comunale, gli organizzatori e i carristi stanno facendo tutto il possibile perché la 37esima edizione del Carnevale sia un successo. La Paternopoli sana avrà ancora una volta la meglio su quella dell’odio e delle minacce. Due o tre persone non rappresentano nulla di fronte a un paese che si è sentito colpito nella sua interezza. Siamo di fronte a un attacco trasversale a tutta la comunità. Noi non ci fermeremo. Non lo faremo per i ragazzi e i bambini che da anni si dedicano anima e corpo al nostro storico Carnevale. Sono loro i primi a non meritare questa vigliaccata ed è per loro che andremo avanti più forti e più compatti di prima».