Ancora pochi giorni e si saprà cosa pensano gli Atripaldesi della propria città e, indirettamente, anche di chi la governa: il giudizio è contenuto nelle centinaia di risposte ai questionari distribuiti in occasione della presentazione delle linee guida del Piano Urbanistico Comunale e che stanno per essere raccolti. Finora ne sono state restituite pochissime decine, ma il grosso è atteso dalla scuola media e dalla scuola primaria, insieme ai questionari somministrati anche attraverso le associazioni territoriali come gli Scout.
La consultazione popolare avviata dall’Amministrazione comunale e segnatamente dal vicesindaco con delega all’Urbanistica, Luigi Tuccia, rientra fra le attività previste nella fase preliminare di elaborazione del Piano Urbanistico Comunale che l’architetto beneventano Pio Castiello, insieme al suo gruppo di lavoro, ha cominciato quattro anni fa.
In particolare, il questionario e le proposte potevano essere sfruttati da chiunque ne avesse interesse, ovvero tutti, a partire dai privati cittadini, e consegnato al Comune di Atripalda (indirizzato al settore Urbanistica) entro lo scorso 20 febbraio anche se il termine non era perentorio. «Il questionario è pubblicato sul sito del Comune - esordisce il vicesindaco Tuccia - e chiunque fosse interessato può ancora scaricarlo, compilarlo e protocollarlo perché non abbiamo cominciato né a raccoglierli, né a leggerli. Mi hanno riferito alcuni giorni fa che i questionari consegnati sia alla media che alla primaria prima delle vacanze di Natale sono stati compilati e, dunque, credo che entro la fine di questa settimana andrò personalmente a ritirarli, parlandone evidentemente anche con la dirigente reggente. In totale ne furono consegnati 700-800, in una versione semplificata adatta ai bambini, con la speranza che durante le festività sarebbero stati compilati in famiglia, ma non so esattamente qual è stata la percentuale di adesione. In ogni caso sono molto fiducioso perché tradizionalmente dalla scuola abbiamo sempre avuto grande collaborazione grazie alla spiccata sensibilità del compianto dirigente Parziale. In questi giorni ci preoccuperemo - conclude l’assessore all’Urbanistica - anche di raccogliere i questionari distribuiti attraverso le varie associazioni. Poi cominceremo a tirare le somme e non nascondo di essere curioso sia di leggere le proposte al Piano urbanistico, sia il giudizio sull’Amministrazione che il questionario indirettamente chiedeva». Infatti, oltre alle domande sulla fisionomia del territorio di Atripalda, sul commercio e sulla capacità di tornare una comunità solidale, il questionario poneva l’attenzione anche sulle carenze complessive, sui servizi pubblici locali, sulla politica di governo, sulle priorità, anche in relazione alle diverse fasce d’età. Insomma, se davvero il questionario sarà stato compilato da un numero significativo di cittadini davvero può darsi che possano venirne fuori non solo utili indicazioni ai fini del corretto e partecipato sviluppo urbanistico, ma anche una valutazione chiara sulla capacità del governo e della politica di affrontare i problemi che la città avverte come tali.